Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
E' stata inaugurata venerdì 4 febbraio nella galleria del Coop.Fi di viale Adua a Pistoia la mostra Le tragedie del confine orientale. L'esposizione, che resterà visibile fino all'11 febbraio, ripercorre la storia del fascismo e delle foibe.
Il 10 febbraio, Giornata del ricordo, si terrà inoltre nella sala soci Coop, nei locali vicini al supermercato, la presentazione del volume Una vicenda del Novecento. Interverranno Aldo Bartoli, presidente Anpi provinciale di Pistoia, Armando Sestani, Isrec Lucca, Stefano Bartolini, direttore fondazione Valore Lavoro e Edoardo Lombardi, Isrpt Pistoia. Appuntamento alle ore 17, accesso con supergreen pass.
“Ospitiamo con piacere l'iniziativa della mostra e la presentazione del volume poiché riteniamo giusto ricordare e spiegare ai più giovani quanto successo nella prima metà del secolo scorso nell'area del confine orientale del nostra Paese – afferma Paola Birindelli, presidente sezione soci Coop di Pistoia – Ringrazio di cuore chi si è impegnato insieme a noi per realizzare questa attività che si pone un obiettivo essenziale, come quello di tenere vivo il ricordo di quanto accaduto”.
Il Giorno del ricordo
Il 10 febbraio infatti si celebra il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. Nel dettaglio la Giornata, Istituita con legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Una vicenda del Novecento
Con un testo molto ambizioso e certo non esente da critiche, la legge fondativa del Giorno del ricordo si presentava idealmente come un'operazione sana, mirata a individuare e dare forma istituzionale alle violenze del confine nordorientale italiano (le foibe) e alla drammaticità dell'esodo istriano e giuliano-dalmata. A fronte di tali premesse, tuttavia, il risultato della legge fu quello di consegnare al grande pubblico e soprattutto all'iniziativa dei partiti politici - certo non degli storici - un tema particolarmente ostico, spesso travisato a favore di una narrazione acritica e finalizzata a «privilegiare la spettacolarizzazione degli avvenimenti»; il tutto a sfavore di una corretta presa di consapevolezza collettiva basata sul lavoro degli studiosi. Per l'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Pistoia questo piccolo volume rappresenta una parziale risposta al quadro appena descritto: uno strumento utile a sondare il tema delle violenze e delle complesse vicende dell'Alto Adriatico con l'ausilio degli storici, ai quali va il merito di aver tradotto le proprie conoscenze in una serie di interventi puntuali e di agevole lettura.
Ed è stata inaugurata venerdì 4 febbraio presso la biblioteca San Giorgio di Pistoia anche la mostra "Tratti di un ricordo. Storie da un esodo", mostra organizzata dall'associazione Convinto OdV in collaborazione con il Comune di Pistoia, si inserisce nelle commemorazioni dedicate all'esodo istro-fiumano-dalmata giuliano, e si propone di ripercorrere in questi venti giorni (la mostra sarà visitabile fino il 24 febbraio) attraverso i disegni del socio onorario dell'associazione Convivio OdV, l'artista di origine fiumana Riccardo Lenski, alcune tracce della storia e delle culture dei popoli del confine orientale.
La mostra che ha ricevuto encomio di benevolenza per l'impegno divulgativo dal Miur (Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca) è stata aperta dal primo cittadino Alessandro Tomasi che ha sottolineato gli sforzi adoperati in questi anni dalle istituzioni per riconoscere il doveroso ricordo alle vittime di questa triste pagina della storia nazionale. Impegno ripreso e sottineato anche dal presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo che si è soffermato anche sul dovere di ricordare il prezzo pagato da civili in tutte le guerre per la pace.
Con un analisi etimologica delle parole memoria e ricordo il presidente della associazione Convivio OdV e poeta pistoiese Gabriele Carradori ha ricordato l'uguaglianza di fonte alla coscienza di ogni individuo del crimine commesso contro la vita ed i fondamenti della stessa idea di società, quando dietro mostruosi disegni di Parole agiscono troppe mani senza testa.
La conferenza che ha anticipato la mostra è entrato nel merito conoscitivo dell'esodo con l'intervento del Com.te Guido Giacometti, referente per la Toscana dell'anvgd, e contestualizzata nel territorio provinciale pistoiese grazie alle ricerche di Giovanna Sgueglia, una ricerca dettagliata presentata anche tramite la produzione letteraria incentrata sulla figura della donna, ricerca che ha suscitato l'interesse della Federesuli che ha richiesto di digitalizzare i frutti di tale ricerca. Infine Roberto Agnoletti ha proposto una chiave interpretativa del lavoro grafico di Riccardo Lensky, in continuità con quello, ormai storicizzato, di Gigi Vidris; in particolare è stato sottilineato il ruolo del linguaggio visivo come strumento privilegiato per avvicinarsi alla ricerca storica e, nel caso specifico, per non fermarsi al conto delle vittime o dei profughi, ma per ricostruire quella sigolare condizione culturale di "frontiera" dell'area triestina e istriana che per secoli ha visto la sovrapposizione e coesistenza di 3 aree linguistiche (ma anche religiose e sociali) diverse: veneta, tedesca e slava, distrutta dalla Seconda guerra mondiale ma già messa in crisi nella metà dell'800 dall'insogere dei nazionalismi.