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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
BASKET

L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.

BASKET

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DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

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La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

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PISTOIA
Progetto Circoli Rifugio Arci: una famiglia di profughi afghani ospitata in città

7/8/2022 - 9:49

Madre, padre e un bimbo di sette mesi in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni in Afghanistan, e ora in salvo a Pistoia. È così composta la famiglia di profughi afghani accolta in città nell'ambito del progetto dei "Circoli Rifugio - Nessuno in strada" promosso da Arci nazionale per rispondere all'emergenza umanitaria scoppiata in Afghanistan un anno fa. La famiglia, arrivata sul territorio pistoiese grazie all'associazione Arci Madiba onlus che aderisce ai Circoli Rifugio, è atterrata in Italia da Islamabad (Pakistan) insieme ad altri 214 profughi afghani il 27 luglio, dopo essere stati costretti a vivere mesi in Pakistan, in fuga dal proprio paese. Il viaggio verso l'Italia è stato reso possibile grazie alla firma del protocollo di intesa con lo Stato italiano, sottoscritto il 4 novembre 2021 da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, Caritas Italiana, IOM, INMP e UNHCR. Solidaire, in collaborazione co1 n Open Arms, ha contribuito all’organizzazione del volo dal Pakistan il 27 luglio.

 

Per Arci si tratta del primo corridoio umanitario a cui prende parte, dando accoglienza a donne, uomini e bambini di origine afghana. In Toscana, in particolare, l'esperienza di accoglienza di Arci Madiba nei confronti della famiglia afgana è l'unica sul territorio, legata a un corridoio umanitario. Insieme ad altri arrivi dall’Iran, il 25 e il 28 luglio, i rifugiati afghani accolti nel nostro paese sono 300. Tre di loro hanno trovato una casa e un progetto di integrazioni ad attenderli proprio a Pistoia.

 

Il nucleo familiare accoltoa Pistoia Il nucleo familiare arrivato a Pistoia è composto da Sadia N., il marito Abdul Salam., entrambi di 29 anni, e dal loro bambino Masih, di 7 mesi. Il piccolo è nato a Islamabad in Pakistan, dopo la fuga dei genitori da Kabul, la capitale afghana occupata dai talebani che nell'agosto 2021 - dopo la ritirata delle truppe statunitensi dal paese - hanno rovesciato il governo civile riprendendo il controllo dell'Afghanistan. Sadia è laureata in letteratura inglese e, prima di fuggire dalla sua casa a Kabul, lavorava da 9 anni nel campo della formazione e dell'insegnamento per il Ministero afghano.

 

La sua lingua madre è il Dari e parla inglese, urdu e pashto. Abdul Salam, marito della donna, è laureato in management, e ha 5 anni di esperienza lavorativa nel settore privato. In procinto di laurearsi anche in giurisprudenza, è stato costretto ad abbandonare gli studi per fuggire dalle persecuzioni dei talebani. Abdul parla Dari, Pashto e Urdu. In Afghanistan, la situazione di Sadia era piuttosto complessa, perché il padre è country director per il paese dell'ong Hand in Hand International, e per questo perseguitato dai talebani insieme al resto della sua famiglia. Famiglia che, ancora oggi, si trova nascosta in Afghanistan.

 

La situazione di pericolo ha quindi costretto la coppia di giovani sposi a fuggire dal proprio paese di origine nell'ottobre 2021 verso il Pakistan, rischiando anche la vita a causa delle violenze dei talebani presenti in ogni parte del paese. A Kabul Sadia e Abdul sono rimasti fino a luglio, e in quel paese è nato anche il piccolo Masih. «Sono una delle donne più fortunate tra gli oltre 38 milioni di persone del popolo Afghano - dice Sadia, che in Afghanistan si occupava di formazione per le giovani donne - E questo, grazie al fatto di essere stata portata in salvo in Italia con il supporto del governo italiano. 5 agosto2022 I talebani non solo hanno cancellato i diritti fondamentali delle persone, ma hanno anche distrutto i sogni e le speranze di libertà di milioni di donne e ragazze nel mio paese. Non vedo differenze tra Alqaida e l'attuale brutale regime dei talebani. Per questo, chiedo a gran voce alla comunità internazionale di rimanere al fianco delle persone innocenti del mio paese. Vorrei cogliere questa opportunità per esprimere la mia più sentita gratitudine al governo e al popolo italiano per la loro generosa ospitalità».

 

Il progetto di accoglienza di ARCI Il progetto di accoglienza del Circolo Rifugio di Arci Madiba ha la durata di un anno e, per il nucleo familiare ospitato, prevede l'attivazione di corsi di alfabetizzazione, l'accompagnamento nella procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, l'informazione e l'orientamento ai servizi a cui poter accedere sul territorio, insieme all'accompagnamento verso l'autonomia, la formazione e il lavoro. Nell'ambito del progetto è anche previsto il servizio di assistenza psicologica per iprofughi. I costi del progetto sono a totale carico delle associazioni proponenti, nell'ambito del protocollo d'intesa firmato tra i diversi soggetti. A contribuire in modo determinante, anche a Pistoia, per l'organizzazione dei Circoli Rifugio, l’impegno gratuito e volontario degli attivisti di Madiba e dei soci ARCI.

 

Alla rete nazionale dei Circoli Rifugio dell’Arci, che offre accoglienza materiale e sostegno alle persone accolte tramite il corridoio umanitario, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha deciso di dare priorità con i fondi dell’8×1000 destinati proprio agli interventi di accoglienza e inclusione per le persone in fuga dal regime afghano

 
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