L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Nel 2002 un gruppo di genitori, desiderosi di trovare risposte al bisogno di cure dei loro figli con disturbi dello spettro autistico, fondò un’associazione finalizzata alla nascita di una struttura specializzata, che fosse integrata ai servizi sociosanitari cittadini e adatta alla presa in carico globale di ragazzi e famiglie. Quell’associazione, ispirata dalla volontà di creare una realtà che fino a quel momento non c’era, venne chiamata Agrabah, come la città fantastica della fiaba di Aladino.
Ora il volume «Da Agrabah a Raggio Verde. Vent’anni di storia dell’autismo a Pistoia», a cura del giornalista Paolo Vannini, ne ripercorre la vicenda, rendendo ragione dell’impegno di quei genitori, pionieristico ed emblematico di come la società riesca, in certi casi, ad auto-organizzarsi per risolvere bisogni emergenti. Da quel lungo percorso, costellato di collaborazioni scientifiche e istituzionali, sono nati alcuni dei centri pistoiesi di maggiore riferimento per il trattamento dell’autismo nella sua complessità.
Alla presentazione, oltre a Vannini, ha preso la parola Lorenzo Zogheri (presidente Fondazione Caript). Il suo intervento è stato accompagnato dalla proiezione del video che la Fondazione Caript ha realizzato in occasione del trentennale delle Fondazioni di origine bancaria nell’ambito del progetto “30ComeNoi”, lanciato da Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio Spa): il filmato è dedicato alla Casa di Gello, struttura per l’autismo. Sono inoltre intervenuti Anna Maria Celesti (vicesindaco di Pistoia e presidente SdS Pistoiese), Alvaro Gaggioli (presidente Agrabah) e Andrea Paci, che ha ricordato la figura e l’impegno del padre Ivano, per 24 anni presidente della Fondazione Caript, alla cui memoria è dedicato il libro. Per la Fondazione Raggio Verde c’erano Giancarlo Magni e Alessandro Scarafuggi (rispettivamente, presidente e direttore sanitario), dai quali è emersa la volontà di istituire premi di laurea, anch’essi dedicati alla memoria di Ivano Paci, da destinare a ricercatori e specialisti nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico.
Il volume raccoglie testimonianze ed esperienze di familiari e operatori, nonché alcuni contributi scientifici, tra cui quelli di Michele Boschetto, psichiatra della Fondazione Raggio Verde, e di Marco Bertelli e Daniela Scuticchio del Crea – Centro di ricerca e clinico Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze. Ma soprattutto è un prezioso documento circa l’evoluzione, negli ultimi due decenni, delle conoscenze, dei metodi e degli strumenti legati al trattamento dell’autismo, una realtà di cui allora si sapeva pochissimo – tanto che non era nemmeno riconosciuto come patologia invalidante – e per il quale oggi si guarda ad opportunità lavorative e abitative capaci di garantire una buona qualità di vita. Come sottolineato nel testo, nella costruzione dell’esperienza ventennale di intervento abilitativo di Agrabah e della Fondazione Raggio Verde, un ruolo fondamentale è rivestito dalla Fondazione Caript e in particolare dalla lungimiranza del presidente Paci, che nel 2012 intervenne finanziando la costruzione della Casa di Gello, che tuttora ospita attività per gli assistiti. La storia dell’associazione infatti offre anche un esempio positivo di sussidiarietà orizzontale, che potrebbe essere efficace di fronte a molte necessità sociali irrisolte. Il libro costituisce in generale una utile occasione di riflessione per professionisti, famiglie e istituzioni.
Per informazioni sul libro e per richiederlo: info@fondazioneraggioverde.it