L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
MONTECATINI - La famiglia Guelfi, proprietaria dell'hotel Nizza & Suisse, interviene sulla vicenda legata ai disturbi accusati delle scolaresche in gita.
"Questa mattina abbiamo ricevuto dall’Asl i risultati delle analisi sui nostri cibi, in relazione agli eventi dello scorso 5 aprile. In particolar modo le analisi ufficiali Asl sono state effettuate su tutto quanto assemblato, cucinato e servito dalla nostra struttura nell’ambito di quella specifica cena, oltre che in relazione ai nostri locali, ovvero sono state analizzate salsa di pomodoro, pisellini cotti, besciamella, pasta precotta e prosciutto cotto, e tutte le analisi si presentano certamente conformi ai criteri previsti dal Reg. CE 2073/2005 e successive modifiche e integrazioni.
In parole più semplici non sono stati evidenziati batteri che possano essere colpevoli di quanto accaduto, ed è quindi evidente che la causa non è riconducibile alla nostra gestione.
Non siamo medici, non siamo neppure infettivologi, anche se voci insistenti e da più parti ci spingono a indicare nel Norovirus il colpevole: tuttavia non spetta a noi esprimerci su questo “sospetto virus”, come invece leggiamo su alcune testate già stamani.
Il Norovirus, come si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità, “è un virus a singolo filamento di Rna, e rappresenta uno degli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica” (https://www.epicentro.iss.it/norovirus/).
Ci preme soltanto sottolineare che nel momento in cui questo sfortunato incidente è capitato alla nostra struttura in due momenti diversi, ebbene i risultati delle analisi ci confortano sulle nostre responsabilità, ovvero, semplicemente noi non ne abbiamo.
In questi giorni drammatici per la nostra famiglia e per la nostra azienda ci siamo informati su casi di questo tipo, e abbiamo riscontrato in rete casi del tutto simili: da oltre 170 persone a Castenaso, in un ambito scolastico, a 130 ragazzi di una scolaresca in gita a Dimaro, sempre studenti e professori, 70 studenti siciliani in gita in Puglia, solo il 9 aprile, tutti risultati positivi al norovirus, ovviamente dopo la gogna subita dal collega, anche in quel caso (https://www.orizzontescuola.it/paura-in-gita-per-70-studenti-in-puglia-ma-la-colpa-non-e-del-cibo-ragazzi-positivi-a-virus-gastrointestinale/).
Tutti casi che riguardano quasi esclusivamente ambienti scolastici, studenti o professori, come anche nel nostro caso, e anche questo è un fatto di cui si deve tener conto.
Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri consulenti e in costante collegamento con le autorità sanitarie per capire - noi per primi - che cosa dobbiamo fare: non ci viene indicata una causa specifica, per cui stiamo raccogliendo le esperienze nazionali dai luoghi dove è accaduto per capire se ci sono azioni specifiche, non note, che possano essere messe in campo in maniera anche sinergicaper uscire da questa situazione.
Quello che resta, e che non ci dimenticheremo, è la gogna che abbiamo subito, a partire dai titoli dei giornali locali e nazionali, già sicuri dei risultati delle analisi, visto che hanno titolato “studenti con intossicazione alimentare”, anche in assenza di certezze.
La speranza è quella di gettarsi alle spalle tutto questo quanto prima, e recuperare la nostra serenità nel lavoro, tutelare al meglio i nostri clienti per i quali siamo veramente, veramente addolorati, e anche la nostra dignità di lavoratori del turismo montecatinese da decenni, così come tanti altri colleghi".