Esistono da oltre settant’anni, ma è solo da tempi relativamente più recenti che sono entrati nell’uso comune. Se infatti per diversi decenni si è parlato di “software di base” quale elemento fondamentale del mondo dell’informatica per poter gestire le risorse hardware e interfacciare un dispositivo con l’utente finale, oggi sono i software applicativi a risolvere le esigenze quotidiane che si traducono nel formato delle “app”, fondamentali nel mercato dei sistemi mobile per semplificare e migliorare una vasta gamma di attività come la gestione dei documenti, la creazione di presentazioni, la comunicazione. Strumenti comunque facilmente accessibili a tutti e dal funzionamento assolutamente intuitivo, senza la necessità di essere dotati di specifiche competenze tecniche e che consentono il contemporaneo svolgimento di altre attività. E questo sia per un uso personale che professionale o aziendale.

Di software applicativi si sente ormai parlare in ogni ambito della vita di tutti i giorni. Dal campo lavorativo (fogli di calcolo Excel, gestione della contabilità o del magazzino, elaborazione testi, gestione delle risorse umane, sicurezza informatica, customer service) alla sfera creativa (programmi di progettazione grafica, editing e montaggio video, fotoritocco, composizione musicale, modellazione 3D), dalla formazione ed educazione (Google Meet, formazione a distanza, fogli di presentazione, tutorial, corsi online) al tempo libero (posta elettronica, social network, riproduzione musica, client di messaggistica, browser web, piattaforme di streaming multimediale, videogiochi, lettura digitale).

I software applicativi possono essere scaricati sia sul desktop di un pc, sia su dispositivi mobili (smartphone e tablet). I più conosciuti programmi che utilizziamo quotidianamente sono proprio dei software applicativi. Qualche esempio? Microsoft Word, Microsoft Outlook, Gmail, Adobe Photoshop, iTunes, Spotify, WhatsApp, Skype, Facebook, Instagram. Alzi la mano chi non li ha utilizzati tutti almeno una volta.

Come detto all’inizio, i software applicativi hanno però una lunga storia, che ha attraversato l’intera evoluzione dell’informatica: dagli albori degli anni Cinquanta e dei pionieri della programmazione, passando per l’arrivo dei primi personal computer negli anni Settanta e Ottanta e il successivo boom dei Novanta, fino all’avvento dell’era Internet, che ha ridefinito l’intero panorama dei software applicativi. Oggi le ultime frontiere si chiamano Intelligenza Artificiale, realtà virtuale e realtà aumentata. Per esperienze sempre più immersive, anche in presenza di traduttori automatici e tutor virtuali.