La sera del 28 aprile scorso, i carabinieri della compagnia di Montecatini e del nucleo investigativo di Pistoia hanno arrestato un giovane operaio 33enne di Lamporecchio, ritenuto il responsabile dell’atto intimidatorio compiuto la notte tra il 31 marzo e il 1° aprile nei confronti del sindaco di Larciano, Antonio Pappalardo, mediante esplosione di un colpo di fucile contro la sua utilitaria, parcheggiata nei pressi della propria abitazione in città.

Le indagini sono state svolte congiuntamente dai Carabinieri del nucleo investigativo di Pistoia, del nucleo operativo e radiomobile di Montecatini e delle stazioni di Larciano e Lamporecchio. Dopo aver escluso il movente politico ed estorsivo, le indagini sono state indirizzate nei confronti di persone che potevano nutrire rancori nei confronti del sindaco. In particolare, l’attenzione dei carabinieri è caduta su un provvedimento amministrativo che aveva riguardato il nucleo familiare del giovane arrestato, sfrattato alcune settimane prima da un alloggio popolare per morosità, a seguito del quale il giovane aveva manifestato risentimento proprio nei confronti del sindaco Pappalardo.

Il 28 aprile è scattata l’operazione con una serie di perquisizioni sia presso l’abitazione dell’arrestato che nei luoghi di lavoro, a seguito delle quali è stata dapprima rinvenuta una pistola a tamburo clandestina e successivamente un fucile sovrapposto calibro 12, con relativo munizionamento, il tutto illegalmente detenuto.

Sin dai primi accertamenti il fucile e soprattutto le relative cartucce sono risultate compatibili con i danni arrecati all’autovettura del sindaco.

Nel corso della perquisizione presso l’abitazione dell’indagato sono stati rinvenuti anche numerosi semi di marijuana e materiale da “taglio” per il confezionamento di dosi di sostanze stupefacenti.

Il giovane è stato dunque deferito alla Procura della Repubblica di Pistoia per porto e detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione illegale di arma clandestina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che per minaccia e danneggiamento aggravati.