MONTECATINI

Appare sempre più complicata la situazione delle Terme, con il cantiere delle Leopoldine fermo da due mesi per mancanza di soldi. Per poterlo far ripartire sono necessari i finanziamenti delle banche, che però pongono come condizione la rapida dismissione di alcuni beni. E' una specie di corsa contro il tempo. Tra pochi giorni uscirà un bando per vendere l’ex-imbottigliamento, l’area che dovrebbe ospitare il parcheggio al servizio delle Leopoldine. C’è così tanta fretta, che lo si vuole cedere con la destinazione attuale, cioè «termale». E senza un parcheggio, le Leopoldine nascerebbero già svalutate.

Ma altre operazioni sono già in corso. L'amministratice delle Terme Paola Paganelli fa sapere che sono già stati stipulati 5 preliminari di compravendita e 3 atti definitivi.

Per tre negozi situati in viale Verdi, sono già stati firmati gli atti di vendita definitivi e in tutti e tre i casi vi prenderanno il posto esercizi commerciali. I preliminari riguardano invece, un altro negozio situato in viale Verdi, per il quale si è fatta avanti la Cmsa; gli ex Bagni gratuiti di viale Bicchierai, che potrebbero andare alla società Data Medica; e due fondi situati di fianco al teatro Verdi (ex-Cit, ndr) per i quali la famiglia Cardelli ha fatto valere il diritto di prelazione. Più ingarbugliata la situazione alle ex-Lavanderie e all’Ospedalino, con il gruppo Villa Maria che vanta un interessamento ormai da quasi due anni, ma dove la Regione preferirebbe realizzarvi un istituto di medicina dello sport (inizialmente previsto al Grocco).

Per quanto riguarda gli affiti uno studio dentistico si è fatto avanti per prendere alcuni locali all’Excelsior