L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
La storia della Valdinievole ci insegna che la città di Pescia, nel periodo medioevale, era l’unico agglomerato urbano di una certa importanza, mentre il resto della vallata era molto spesso, come si direbbe oggi, ”con i piedi in umido”, perché le acque dei vari fiumi, Nievole, Borra, Pescia di Pescia (detta maggiore) e Pescia di Collodi (detta minore) non avevano sbocchi in quanto i vari regnanti della famiglia Medici preferivano che le acque del padule di Fucecchio formassero un grosso lago così da sfamare gli abitanti della città di Firenze.
Pescia, per la sua posizione, era terra di confine tra Lucca e Firenze, grosse città molto spesso in guerra tra loro, e la città rimase sotto l’influenza dei lucchesi sino alla morte del condottiero Castruccio Castracani (1328), quindi passò sotto la protezione di Firenze distinguendosi per l’obbedienza sempre dimostrata come vedremo in questi spaccati di vita pesciatina.
La patrona di Pescia
Si tratta di Santa Dorotea, originaria di Cesarea di Cappadocia, donna di nobili origini che aveva doti di carità, purezza e sapienza, cose che non andavano bene al governatore romano Sapricio che le impose di rinnegare il suo Dio convertendosi agli dei romani. Fu torturata e quindi decapitata e il giorno del suo martirio coincise con la conquista dei fiorentini di Pescia e gli abitanti, contenti del fatto, stabilirono che la loro patrona fosse S.Dorotea.
La porta Fiorentina
Fu edificata nel 1732 in onore del granduca Gian Gastone dei Medici, ultimo discendente di questa famiglia, questo per ringraziare il padre Cosimo III che permise a Pescia di ottenere la sede vescovile. Per gratitudine, i pesciatini, in attesa di una visita del granduca che non ci fu mai, decisero di abbattere una delle antiche porte della città. Il progetto fu affidato al fiorentino Bernardo Sgrilli, stile barocco con grandioso timpano in pietra con stemma della famiglia Medici, lungo i due pilastri due delfini simboli di Pescia.
Francesco Ferrucci
Il 31 luglio del 1530, Francesco Ferrucci, capitano della Repubblica fiorentina, avversaria dei Medici, si presentò alle porte della città di Pescia forte di 2000 fanti e 300 cavalieri. Era inseguito dalle truppe imperiali di Carlo V alleato di Firenze. La sua richiesta rimase inascoltata in quanto i pesciatini non si sentirono di tradire gli amici alleati dando asilo ed assistenza ai nemici di Firenze, così Ferrucci si diresse verso la Svizzera pesciatina e poi verso Gavinana, dove il 3 di agosto fu ucciso da Maramaldo.
Il tram Lucca-Pescia-Monsummano
Correva l’anno 1907, le amministrazioni pubbliche cercarono contatti con gli imprenditori per sfruttare al meglio questa nuova risorsa dell’energia elettrica, da qui venne l’idea di una tramvia che collegasse, alla "pazza" velocità di 20 Km.orari, il capoluogo Lucca con la Valdinievole.
Pescia fu stazione importante con rimessaggio serale dei tram nella zona dove ora sorge la Esselunga. Il tram poi proseguiva per Borgo a Buggiano-Montecatini-Colonna di Pieve e Monsummano dove girava dietro il monumento di Giusti, davanti alla Basilica della Madonna della Fontenuova, con ritorno verso Lucca.
Nel dopoguerra, visto l’aumento vertiginoso delle auto in circolazione, fu deciso (21 luglio 1957) di sopprimere questo vecchio e glorioso tram che aveva l’unico difetto di non inquinare un mondo che .l’uomo moderno vuole sempre più avvelenare con i tubi di scappamento delle auto.