L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Dopo l'annullamento del 26 gennaio scorso, quando lo spettacolo venne rinviato a causa dello sciopero degli autotrasportatori, va finalmente in scena sabato 18 "Un nemico del popolo", un testo del commediografo norvegese Henrik Ibsen interpretato da Gianmarco Tognazzi insieme a Bruno Armando.
Uno sforzo organizzativo ed economico che la Fondazione Toscana Spettacolo e il Comune di Pescia hanno sostenuto per rispondere alle esigenze di un pubblico attento alle novità del teatro.
La messinscena si avvale dell’adattamento di Edoardo Erba e della regia di un maestro del teatro italiano, Armando Pugliese, che ha attualizzato il testo di Ibsen: la vicenda è ambientata in un’Italia pre-craxiana, indecisa fra modernizzazione e contestazione.
Non ci sono ancora cellulari e computer, la televisione è un monopolio e la stampa libera è il luogo della diffusione di notizie scomode. La riscrittura accentua i toni della commedia dei caratteri, come da tradizione nazionale, restituendo tuttavia ai personaggi una freschezza che scavalca agilmente due secoli di letteratura. Il finale apre a una tenue speranza, così come in Ibsen.
Una speranza che, col senno di poi, sappiamo destinata a naufragare.
Note allo spettacolo
La robustezza della struttura dell'opera e la minore definizione psicologica dei personaggi fanno di Un nemico del popolo il testo ideale per riscritture e adattamenti in chiave contemporanea. Ci aveva già lavorato Arthur Miller in un famoso adattamento per la scena americana. Ci riprova Edoardo Erba che, con questo lavoro, prosegue la sua consolidata collaborazione alla messa in scena dei testi scelti da Gianmarco Tognazzi in questi ultimi anni.
La storia
Un nemico del popolo (En folkefiende, 1882). Il dottor Stockmann si accorge che le terme pubbliche da lui stesso scoperte e attivate, meta ogni anno di tanti turisti e fonte di reddito per tutta la cittadina, sono appestate dagli scarichi inquinanti della conciatura montana delle pelli. Vorrebbe fare un pubblico appello per denunciare la cosa e cercare un rimedio al problema, ma né suo fratello, rappresentante degli azionisti di maggioranza delle terme, né i redattori di un giornale popolare che abitualmente si schiera contro i potenti della città, appoggiano la sua relazione. Nessuno è disposto a dargli ascolto, perché tutti sarebbero parte lesa nella questione. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. È in questo scenario che il dottore compie l'unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, ora si accorge che la risposta migliore a questa situazione è data dalla conoscenza; vuole quindi istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile di quella attuale.
Note del traduttore
Un nemico del popolo è un’opera anomala di Ibsen. Rispetto alle altre i personaggi hanno un taglio meno psicologico e più emblematico, sono rappresentanti di aree sociali che si confrontano.
Il loro comune denominatore è la tendenza a piegarsi alla realpolitik, ad accettare la manipolazione della verità per favorire il potere e l'economia. Fa eccezione il protagonista, anche nella definizione della psicologia: il dottore è un uomo certo velleitario e narcisista, suscettibile come un artista, incapace di arrivare al minimo compromesso, e tuttavia strenuo difensore della verità contro le bugie di comodo. Il suo scontro “uno contro tutti” (anche se la figlia è fin dall'inizio la sua sentinella più fedele) lo isola e lo porta a dire nel finale che l'uomo più forte è quello più solo.
Edoardo Erba
Note di regia
Ibsen ha scritto quest’opera in un momento della sua vita caratterizzato da un profondo pessimismo nei confronti della società in generale. Ma il suo discorso riesce ad andare al di là del, pur fortissimo, appello sociale e politico, fino a diventare metafora della crisi dell’artista, che di fronte all’imperfezione della sua opera decide di distruggerla.
Armando Pugliese
Informazioni
Teatro Pacini Piazza San Francesco 9 – 51017 Pescia - 0572490049
Comune di Pescia 0572490057
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