Cento chilometri di sentieri da percorrere in bicicletta, per aumentare l'offerta turistica del Padule di Fucecchio. Il progetto del Consorzio è il dato più significativo emerso dal convegno "La bonifica...in bici" che si è tenuto all'istituto agrario "Anzilotti" di Pescia, manifestazione che come ha spiegato la preside Siriana Becattini, ha aperto "Floraviva". "Come Consorzio del Padule di Fucecchio - ha spiegato il commissario straordinario dell'ente Gino Biondi - ribadiamo il nostro impegno nella tutela dell'area umida che è un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza. Purtroppo bisogna dire che c'è chi considera il Padule un'enorme discarica. Addirittura ci sono coloro che abbandonano eternit. A questo proposito ringrazio pubblicamente le forze dell'ordine che sono riuscite a fermare chi stava abbandonando eternit nell'area umida e le nostre tante “sentinelle d'acqua, preziosi occhi sul territorio che puntualmente ci inviano segnalazioni, foto e suggerimenti, sempre bene accetti". Biondi, a proposito del progetto dei percorsi per le biciclette, ha detto che è necessario "creare dei punti di ristoro con gazebo e servizi igienici". "L'offerta turistica in Valdinievole - ha spiegato il professor Pier Angelo Mazzei,presidente della Fiab Valdinievole - è bloccata da anni. Oggi il Padule può essere una risorsa da mettere nel paniere dell'offerta turistica. Per avere una forte attrattiva occorre che vi sia un percorso che mette in collegamento più punti, mentre attualmente non c'è raccordo tra la zona di Monsummano e quella di Ponte Buggianese". Mazzei ha citato l'esempio del canale della Valdichiana che ha richiamato molti cicloturisti e ha suggerito un percorso che colleghi la Sibolla all'Arno.
"In passato - ha ricordato il direttore generale del Consorzio Franco Fambrini - il Padule era interessato da politiche settoriali. Ultimamente si è cambiato ottica e con l'attuale amministrazione provinciale si è cominciato a vedere per la prima volta il Padule come una cosa unica". Fambrini ha anche annunciato che grazie ad una convenzione con la Provincia verrà realizzata un'apposita cartellonistica lungo i sentieri per la valorizzazione di questi percorsi. Inoltre sono stati presentati i progetti per i collegamenti con Cessana, Borra e Candalla. "Attualmente - ha spiegato Fambrini - riusciamo a garantire oltre 80 chilometri di percorsi in rete che poi diventeranno quasi cento e collegheranno fra loro le tre vie di accesso storiche al Padule: la Dogana del Capannone, Monsummano e Castelmartini. Si tratta di un progetto di 320mila euro, suddidiviso in parti uguali tra Consorzio e Regione."
"Questo progetto - ha affermato l'assessore provinciale Carlo Cardelli - non ha solo una valenza di spessore turistico, ma ne deriva un impegno per la cura dell'ambiente, ponendosi con un interesse educativo per la creazione di una coscienza ambientale nel rispetto del patrimonio naturalistico per preservarlo e migliorarlo". L'assessore provinciale Rino Fragai ha insistito sulla necessità di valorizzare questo bene. "Tanti cittadini di Pistia - ha detto - non conoscono assolutamente la realtà del Padule. Quindi ènecessario fare questa opera di sensibilizzazione. Ci vuole uno sforzo congiunto dove tutte le diverse competenze devono unirsi per tradurre questa risorsa in una vera potenzialità e opportunità turistica".
"Bisogna cominciare subito a valorizzare quello c'è già - ha detto Amedeo Bartolini, presidente del Centro di ricerca del Padule - Il prossimo anno dobbiamo già partire con l'offerta turistica. Noi come centro visite stiamo già elaborando vari percorsi che coinvolgano l'intera Valdinievole e zone limitrofe come Vinci, Altopascio e la Lucchesia".
A chi chiedeva maggiore salvaguardia della fauna e della flora nei tagli sugli argini hanno risposto i vertici del Consorzio. Il commissario Biondi ha spiegato che il "compito principale dell'ente è quello della sicurezza delle persone". "Noi siamo l'unico consorzio- ha aggiunto il direttore Fambrini - che facciamo i tagli a macchia di leopardo, si stanno reintroducendo le fasce di rispetto. Inoltre i tagli vengono effettuati seguendo le normative in vigore, proprio a tutela dell'avifauna. Qualcuno ci critica perchè vorrebbe vedere ulteriori tagli. Gli interventi sono indispensabili per la messa in sicurezza dei corsi d'acqua , la vita dei cittadini e delle imprese del territorio".
". "Come Consorzio del Padule di Fucecchio - ha spiegato il commissario straordinario dell'ente Gino Biondi - ribadiamo il nostro impegno nella tutela dell'area umida che è un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza. Purtroppo bisogna dire che c'è chi considera il Padule un'enorme discarica. Addirittura ci sono coloro che abbandonano eternit. A questo proposito ringrazio pubblicamente le forze dell'ordine che sono riuscite a fermare chi stava abbandonando eternit nell'area umida e le nostre tante “sentinelle d'acqua, preziosi occhi sul territorio che puntualmente ci inviano segnalazioni, foto e suggerimenti, sempre bene accetti". Biondi, a proposito del progetto dei percorsi per le biciclette, ha detto che è necessario "creare dei punti di ristoro con gazebo e servizi igienici". "L'offerta turistica in Valdinievole - ha spiegato il professor Pier Angelo Mazzei,presidente della Fiab Valdinievole - è bloccata da anni. Oggi il Padule può essere una risorsa da mettere nel paniere dell'offerta turistica. Per avere una forte attrattiva occorre che vi sia un percorso che mette in collegamento più punti, mentre attualmente non c'è raccordo tra la zona di Monsummano e quella di Ponte Buggianese". Mazzei ha citato l'esempio del canale della Valdichiana che ha richiamato molti cicloturisti e ha suggerito un percorso che colleghi la Sibolla all'Arno. "In passato - ha ricordato il direttore generale del Consorzio Franco Fambrini - il Padule era interessato da politiche settoriali. Ultimamente si è cambiato ottica e con l'attuale amministrazione provinciale si è cominciato a vedere per la prima volta il Padule come una cosa unica". Fambrini ha anche annunciato che grazie ad una convenzione con la Provincia verrà realizzata un'apposita cartellonistica lungo i sentieri per la valorizzazione di questi percorsi. Inoltre sono stati presentati i progetti per i collegamenti con Cessana, Borra e Candalla. "Attualmente - ha spiegato Fambrini - riusciamo a garantire oltre 80 chilometri di percorsi in rete che poi diventeranno quasi cento e collegheranno fra loro le tre vie di accesso storiche al Padule: la Dogana del Capannone, Monsummano e Castelmartini. Si tratta di un progetto di 320mila euro, suddidiviso in parti uguali tra Consorzio e Regione.""Questo progetto - ha affermato l'assessore provinciale Carlo Cardelli - non ha solo una valenza di spessore turistico, ma ne deriva un impegno per la cura dell'ambiente, ponendosi con un interesse educativo per la creazione di una coscienza ambientale nel rispetto del patrimonio naturalistico per preservarlo e migliorarlo". L'assessore provinciale Rino Fragai ha insistito sulla necessità di valorizzare questo bene. "Tanti cittadini di Pistia - ha detto - non conoscono assolutamente la realtà del Padule. Quindi ènecessario fare questa opera di sensibilizzazione. Ci vuole uno sforzo congiunto dove tutte le diverse competenze devono unirsi per tradurre questa risorsa in una vera potenzialità e opportunità turistica"."Bisogna cominciare subito a valorizzare quello c'è già - ha detto Amedeo Bartolini, presidente del Centro di ricerca del Padule - Il prossimo anno dobbiamo già partire con l'offerta turistica. Noi come centro visite stiamo già elaborando vari percorsi che coinvolgano l'intera Valdinievole e zone limitrofe come Vinci, Altopascio e la Lucchesia". A chi chiedeva maggiore salvaguardia della fauna e della flora nei tagli sugli argini hanno risposto i vertici del Consorzio. Il commissario Biondi ha spiegato che il "compito principale dell'ente è quello della sicurezza delle persone". "Noi siamo l'unico consorzio- ha aggiunto il direttore Fambrini - che facciamo i tagli a macchia di leopardo, si stanno reintroducendo le fasce di rispetto. Inoltre i tagli vengono effettuati seguendo le normative in vigore, proprio a tutela dell'avifauna. Qualcuno ci critica perchè vorrebbe vedere ulteriori tagli. Gli interventi sono indispensabili per la messa in sicurezza dei corsi d'acqua , la vita dei cittadini e delle imprese del territorio".