Appaltopoli 2 ha un bel po’ di ripercussioni sulla questione Leopoldine: due degli arrestati, Paolo Conti e Paolo Mazzoni, sono rispettivamente il presidente della Cmsa che realizza l’opera e il direttore dei lavori. Più in generale, il caso Terme trova spazi interessanti nelle intercettazioni disposte dagli inquirenti. Come quella del 7 luglio 2011 (pubblicata dalla Nazione), relativa alla conversazione telefonica fra l’architetto pistoiese Paolo Rafanelli e Roberto Riccomi, entrambi della direzione regionale toscana del Psi. Si parla del piano industriale portato da 27 a 39 milioni.

Riccomi: dimmi architetto. Rafanelli: allora ti do un numero, 39. Ric: è. Raf: piano industriale delle Terme. Ric: 39 milioni?. Raf: sì. Ric: spiegamelo meglio, ma ce l’hai una copia, qualcosa. Raf: no, domattina so, domattina c’ho tutti i documenti, allora Eufrasi è venuto alla riunione oggi a Montecatini. Ric: è. Raf: e c’era il Melara e il sindaco. Ric: è. Raf: e lui ha fatto tutta l’analisi e gli ha detto, dice manda a questi numeri, dice voi vi dovete impegnare per 15 milioni. Ric: loro chie? Raf: il Comune e la m e la Regione. Ric: devono trovà 15 milioni loro al di fuori delle vendite? Raf: il piano delle Terme prevede vendite per 4 milioni l’anno. Ric: è. Raf: se le vendite non le fanno e bisogna che qualcuno questi 4 milioni ce li metta. Ric: 4 milioni come fanno a prevedè una cosa del genere se non c’è più nulla da vende? Se un fanno un Prat? Raf: il piano degli investimenti è passato. Ric: è. Raf: da 27 milioni a 39. Ric: sì. Raf: bisogna capire se 39 bastano però. Ric: 39, te ora fatti vedè bene cosa, poi ti faccio le domande che devi chiedere di specifiche, io le so tutte. Raf: sì. .