La figlia di Edmonson presente alla celebrazione per l'Eccidio del Padule
Alla presenza di numerosi cittadini e autorità civili, militari e religiose oggi, giovedi 3 agosto 2012 si sono tenute le celebrazioni in ricordo delle vittime dell'Eccidio del Padule di Fucecchio avvenuto il 23 agosto 1944.
Per la prima volta nella storia hanno partecipato alla cerimonia la figlia e la nipote del sergente britannico, Charles Edmonson, il primo a raccogliere documenti e testimonianze del crimine perpetrato dai nazisti.
L'agghiacciante testimonianza del sergente britannico, fu ritrovata in una casa di Stoke, Inghilterra, e pubblicata per la prima volta. "Gli sfollati - attacca il triste racconto del sergente - in maggioranza donne e bambini, furono svegliati dal suono dei mitragliatori. I tedeschi bussarono alle porte e ordinarono a tutti di uscire". Quindi inizia la carneficina. "Mentre le persone inforcavano l'uscio vennero falciate dalle raffiche dei mitra. Alcuni di quelli rimasti illesi nella prima sventagliata ebbero la presenza di spirito di gettarsi a terra. Ma i soldati continuarono a sparare ai morti e agli agonizzanti finchè nessuno si è mosso più". A un certo punto - continua il racconto di Edmonson - alcuni soldati tedeschi si avvicinarono a un bimbo di 27 mesi che piangeva tra le braccia della madre morta. Uno di loro spaccò la testa del bambino con il calcio del fucile. Il piccolo ammutolì". Episodi come questo inculcarono nell'animo del sergente britannico un acceso desiderio di giustizia, tanto che Edmonson decise di fabbricare diverse copie dei suoi documenti - 186 in tutto - per evitare che le sue testimonianze potessero essere in alcun modo falsificate. E in parte fu proprio grazie al suo impegno se i nazisti alla fine vennero giudicati per i crimini compiuti. Sulla strage furono infatti aperte due commissioni d'inchiesta: una britannica e una americana. Nonostante la strage fosse avvenuta sul territorio di competenza della V armata americana, la commissione d'inchiesta britannica creò una branca investigativa speciale che accertasse come erano andati i fatti. Da queste indagini scaturì il processo di Venezia, che, oltre a Crasemann, condannò anche il Feldmaresciallo Kesselring. "Edmonson - ha commentato lo studioso Richard Westwood-Brookes - ha fatto in modo che la verità su questo massacro fosse per sempre preservata e va senz'altro ricordato come uno degli eroi silenziosi della seconda guerra mondiale".
Durante la cerimonia sono state deposte le corone d'alloro in ricordo delle vittime al cimitero di Castelmartini al Giardino della Memoria ed al Monumento ai Caduti inaugurato dal Presidente Ciampi nel 202.
Terminata la Santa Messa celebrata da Don Filippo Bellini alla presenza di Don Agostino Cecchini ha preso la parola il Sindaco Antonio Pappalardo che, dopo aver sottolineato il valore della partecipazione di Martini Schultz alle celebrazioni dell'eccidio di S. Anna di Stazzema si è soffermato, senza polemicche, sulla vicenda dell'attribuzione della Medaglia d'Argento al valor civile ai Comuni di Monsummano Terme, Ponte Buggianese, Cereto Guidi e Fucecchio sottolineando l'ingiustizia di tale trattamento rispetto al conferimento, nel 2006, della medaglia d'oro al valor civile a Comune di Larciano per i medesimi fatti.
Il Sindaco ha affermato che non esistono morti di serie A e di serie B tanto meno vittime da medaglia d'oro o da medaglia d'argento ma a tutte va riconosciuta la medesima dignità ed il medesimo valore. Per questo Larciano sarà sempre a fianco di comuni di Ponte Buggianese, Monsummano Terme, Fucecchio e Cerreto Guidi, sostenenedo le loro legittime richieste.
La cerimonia è stata inoltre arricchita dagli interventi del Sindaco di Ponte Buggianese Pier Luigi Galligani e del Prof. dell'Istituto F, Ferrucci di Larciano, Niccolai.
Fonte: Comunicato stampa