Corse dimezzate sulla linea ferroviaria Pistoia-Lucca a partire da dicembre e due stazioni saranno chiuse: quella di Masotti-Serravalle e quella di Borgo a Buggiano. Sono le novità contenute nella rimodulazione del contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia. In sostanza, invece di due treni l'ora ne passerà uno solo.
I tagli sarebbero motivati dal fatto che essendo la tratta Pistoia-Lucca ad un binario solo, non registra un numero sufficiente di viaggiatori.
Dure le reazioni dei consiglieri regionali del Pd Caterina Bini e Gianfranco Venturi, eletti a Pistoia, che chiedono alla giunta regionale di tornare sui suoi passi. «Ancora una volta - dicono -, come già accaduto nel caso della Porrettana, si prendono decisioni senza ascoltare il territorio».
«Ieri Ceccobao ci ha parlato delle chiusura di alcune stazioni nella tratta Pistoia-Lucca come di una possibilità che la Giunta stava vagliando. Oggi leggiamo che la decisione è già stata presa, con una delibera approvata il primo ottobre scorso. Non ci facciamo prendere in giro dall'assessore e con noi i sindaci e le istituzioni locali che non sono stati nemmeno consultati», affermano, in una nota Bini e Venturi. «E' un atteggiamento irricevibile: chiediamo alla giunta regionale di tornare indietro e ripristinare il necessario dialogo con le istituzioni locali».   

Sul tema del trasporto ferroviario intervengono in una nota anche i consiglieri regionali Pdl Paolo Enrico Ammirati, Giovanni Santini e Jacopo M. Ferri, ricordando che «dopo il rincaro del 20% sugli abbonamenti e del 10% sui biglietti ferroviari, arriva il taglio dei treni (ben 27 nella tratta Pistoia-Lucca e 17 nella tratta Lucca-Viareggio), la chiusura di 7 stazioni sulla direttrice Pistoia-Lucca-Viareggio, la rimodulazione del servizio del sabato su tutte le maggiori linee ferroviarie regionali e la riduzione del progetto sicurezza a bordo».

Per gli esponenti Pdl «la riorganizzazione del servizio ferroviario regionale è sicuramente una priorità ma che non può essere fatta a colpi di mannaia. Quello che serve è un nuovo piano del trasporto pubblico regionale che integri il trasporto su rotaia con quello su gomma».