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PODISMO

Ben 75 staffette hanno onorato la memoria del podista Alessio Torracchi, gara podistica a staffetta 3,900 x 2 atleti organizzata dalla Pro Loco Fognano.

IPPICA

All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme il mercoledì sera di trotto ha proposto un programma dedicato alla Fise – Federazione italiana sport equestri – con sette prove tra cui l’handicap a invito abbinato alla scommessa Tris-Quarte-Quintè.

BASKET

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, mercoledì 24 luglio, la campagna abbonamenti 2024/25 di A.S. Estra Pistoia Basket 2000 che avrà come claim “Il più grande spettaholo”.

PODISMO

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L'importante tassello di completamento dell'Impianto di Montagnana (Hockey Stadium Andrea Bruschi) potrebbe davvero prendere forma nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi l'Hockey Club Pistoia ha formalmente donato il progetto preliminare all'amministrazione comunale di Marliana.

BASKET

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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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VALDINIEVOLE
Presentato il calendario storico 2013 dei carabinieri

7/12/2012 - 16:55

Questa mattina il comandante provinciale dei carabinieri, Colonnello Eugenio Cacciuttolo, ha presentato il calendario storico del 2013 dell’Arma dei carabinieri, presso la sede del comando in Pistoia.

 

La nuova edizione del calendario storico è dedicata al terzo cinquantennio della vita dell’Arma, compreso tra il 1914 e il 1964, caratterizzato da grandi sconvolgimenti e mutamenti internazionali. Attraverso due guerre cambiano l’Italia, l’Europa ed il mondo. Non muta l’impegno dei carabinieri, i quali, fedeli ai loro valori, rimangono vicini al loro popolo, difendendone la libertà e garantendo, in situazioni di pace o di conflitto, la sicurezza e la legalità.

 

All’inizio del periodo trattato, è la Grande Guerra ad irrompere sulla scena europea con tutta la sua drammaticità. Ne è simbolo la trincea, una realtà fatta di quotidiani obbligati arretramenti e faticose riconquiste. E’ in questo contesto che il 2° e 3° Battaglione del Reggimento carabinieri, al prezzo di tanti caduti, siricoprono di gloria nella conquista della cruciale “quota 240”, sulle pendici del Monte Podgora, dopo reiterati assalti all’arma bianca condotti contro un avversario superiore per numero e per armamento.

 

L’Italia torna alla pace e i carabinieri riprendono la loro diuturna opera a tutela dell’ordinata convivenza civile. L’impegno costante dell’Istituzione, fondato su quel vincolo di fedeltà che ciascun carabiniere stringe con la sua gente, è ricambiato affettuosamente dagli italiani che, a testimonianza della loro riconoscenza, consegnano a tutte le stazioni la Bandiera Nazionale. Con gli stessi sentimenti di gratitudine, tutte le municipalità sottoscrivono plebiscitariamente la realizzazione del Monumento al Carabiniere, collocato a Torino, città che aveva dato i natali ai militari “per buona condotta e saviezza distinti”.

 

La Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza e la Liberazione ritrovano l’Arma tenace ed eroica protagonista delle drammatiche vicende di quel periodo, sia su fronti lontani, sia sul suolo patrio. In terra d’Africa, a Culqualber, la strenua resistenza dei carabinieri del 1° Gruppo mobilitato, quasi tutti caduti contro preponderanti forze avversarie, consente ad altri reparti di ripiegare su posizioni più sicure. A Eluet El Asel, il Battaglione paracadutisti, mantenendo con fulgido ardimento il caposaldo assegnato, permette la salvezza delle truppe amiche, che riescono a sottrarsi al mortale accerchiamento avversario

 

.Quando il conflitto vìola il territorio italiano e la stessa capitale è oggetto di ripetuti bombardamenti, il comandante generale, Azolino Hazon, e il suo Capo di Stato maggiore, Col. Ulderico Barengo, non esitano a raggiungere il quartiere “San Lorenzo” per organizzare isoccorsi. Ad ucciderli è l’esplosione dell’ennesimo ordigno, un rischio che non aveva fermato illoro coraggio ed il loro ammirevole spirito di solidarietà. Altri fulgidi sacrifici punteggiano quel tragico tempo. Il vice brigadiere Salvo D’Acquisto, a Torre di Palidoro, offre il suo petto affinché ventidue ostaggi siano liberi e scrive così una delle pagine più belle della storia dell’Arma.

 

Fedeli agli stessi valori, i carabinieri Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, a Fiesole, scelgono coscientemente di offrire il bene supremo della loro giovane vita e affrontano il plotone di esecuzione per sottrarre a una crudele rappresaglia la propria comunità. Ben dodici, peraltro, sono i carabinieri trucidati alle Fosse Ardeatine, riconosciuto simbolo del sacrificio di tanti italiani votati agli ideali di libertà e di amore per la Patria.

 

Le pagine del calendario si chiudono, quindi, con il riferimento ai quattro alberi piantati sul Monte delle Rimembranze, a Gerusalemme, in onore di altrettanti militari dell’Arma, “Giusti tra le Nazioni”, che avevano salvato dalla morte ebrei altrimenti destinati ai campi di sterminio.

 

Al termine del conflitto, si conteranno in circa diecimila i carabinieri deportati nei campi di concentramento, le spoglie di molti dei quali non faranno mai più rientro in Patria.

 

Sfogliando le pagine del calendario, in sintesi, si entra in contatto con i grandi avvenimenti della storia e con i tanti uomini che, con le loro azioni, le loro scelte e il loro eroismo, ci hanno lasciato un inestimabile patrimonio di valori cui tutti i carabinieri, con legittima fierezza, attingono quotidianamente per proporsi quali fedeli e silenziosi servitori dello Stato.

Fonte: Carabinieri Pistoia
 
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