E’ quasi ultimata la revisione del Codice regionale del commercio le cui proposte di modifica sono state approvate dalla Commissione regionale sviluppo economico e arriveranno al vaglio del consiglio regionale probabilmente il prossimo 26 marzo.

Numerose le novità introdotte dal nuovo testo che arriva a compimento introducendo regolamentazioni utili alla tutela delle attività commerciali soprattutto di piccola dimensione.

Confcommercio ha partecipato attivamente a tutto l’iter di approvazione evidenziando le esigenze delle aziende e portando all’attenzione una serie di osservazioni che sono state, in larga parte accolte.

Molte novità riguardano la regolamentazione della vendita su aree pubbliche, motivo per cui Fiva, al fine di informare in modo dettagliato le aziende, ha organizzato un convegno cui erano presenti oltre 140 amministratori locali e più di 90 operatori in cui hanno potuto confrontarsi con l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti e Anci Toscana, rappresentata dall’assessore al commercio del Comune di Pistoia Tina Nuti.

L'incontro ha portato a una proficua collaborazione tra Regione Toscana, Fiva Confcommercio e Anci Toscana per l'applicazione delle nuove normative scongiurando una liberalizzazione dannosa, ad esempio sulle concessioni delle licenze. Alla scadenza delle stesse infatti è prevista l'attivazione di appositi bandi pubblici e non aste con punteggi specifici per coloro che già sono in possesso della licenza al momento della domanda.

Altra importante novità riguarda l’introduzione del limite massimo di 20.000 mq per la superficie delle grandi strutture di vendita con vincoli di natura merceologica e urbanistica e mantenendo il limite dei 15.000 per tutte le altre. L’eliminazione di un tetto massimo di metratura, che l’associazione ha avversato con forza, avrebbe comportato un grave rischio di aperture indiscriminate di strutture di grande distribuzione nella nostra regione.

Altro importante risultato è quello relativo ai "distributori ghost". Grazie all'incessante impegno di Figisc Confcommercio a tutti i livelli locali e regionali, è stata attuata una modifica al precedente regolamento, grazie alla quale è stato definitivamente chiarito che le stazioni dotate di sistema "self service prepagamento 24h" al di fuori delle aree previste per legge, in caso di mancanza di gestore alle pompe, sono sanzionabili e obbligate a chiusura immediata finchè non vengano ripristinati dai titolari i requisiti minimi previsti dalla legge. E' un traguardo importante per la categoria che con questa modifica normativa vede riconosciute la richieste sviluppate nel corso degli ultimi anni.