L'amministrazione comunale interviene per annunciare il rinvio di ogni decisione relativa alla Tares.

"La Tares  è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotta dal decreto legge 6 dicembre 2011 n. 206 (cosiddetto "decreto salva Italia") e convertita con legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (Tia) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu).

Il nuovo tributo, in vigore dal 1º gennaio 2013, consiste in un'imposta  calcolata  sulla superficie dell'immobile di riferimento, il numero dei residenti, l'uso, tipologia e produzione media dei rifiuti.  

Tale metodologia di calcolo, determinata dal legislatore nazionale potrà, purtroppo, produrre un considerevole aumento rispetto al passato, soprattutto per quelle tipologie di attività produttive particolarmente importanti per la nostra economia cittadina.

Le realtà familiari, economiche e produttive operanti in quei Comuni come Montecatini Terme che hanno mantenuto la Tarsu senza passare alla Tia, introdotta nel 1997, si troveranno per la prima volta di fronte ad una realtà nuova che impone all’ente di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio  e nel modo più preciso possibile.

Pertanto, comprendiamo le preoccupazioni delle associazioni di categoria in ordine al passaggio che il legislatore ci impone alla Tares.

Per martedì sera era calendarizzata in consiglio comunale l’approvazione del regolamento Tares, legata all’adozione del bilancio di previsione 2013 ma riteniamo doveroso rinviare la votazione di tali provvedimenti alla fine del mese di luglio, al fine di garantire al sistema economico e produttivo cittadino la percezione di un’amministrazione aperta all’ascolto e al confronto.

Questo rinvio, purtroppo, non cancellerà una norma nazionale che determinerà consistenti aumenti per il più importante settore economico cittadino, ma aiuterà sicuramente la città a restare unita di fronte alla dura sfida di una crisi economica senza precedenti.

Rispetto al bilancio, anticipiamo che la spesa sociale e i servizi scolastici e quelli a domanda individuale non subiranno alcun arretramento, compreso il sistema tarrifario".