Primo appuntamento a Marliana - presso lo splendido scenario de ‘Il giardino della Memoria’, dal quale si può ammirare il panorama dell’intera Valdinievole e della città di Firenze, adiacente alla canonica della parrocchia di San Niccolò - della serie d’incontri ‘Da poveri a cittadini sovrani’, facente parte della II^ edizione degli eventi culturali ‘la Chiesa in Alto’, coordinati da Riccardo Diolaiuti, attraverso le direttive di don Alessandro Carmignani.

Il primo convegno - ‘L’uomo a termine’. Incontro: sociologo, imprenditore, sindacalista - che avrà luogo venerdì 2 agosto, a partire dalle 21.15, vedrà come relatori protagonisti Giuliano Bruni, sociologo Pistoiese di fama nazionale; Enrico Barni, noto industriale Monsummanese che esporta le proprie merci nei 4 angoli del Pianeta; Daniele Gioffredi, sindacalista pistoiese che ha dedicato la sua intera esistenza alla difesa dei diritti della classe sociale meno abbiente.

Gli astanti potranno prendere parte, in forma diretta, ad un colloquio formale tra tre protagonisti della società contemporanea pistoiese, tre individui che sono riusciti a realizzarsi nei rispettivi ruoli che interpretano nella loro comunità d’appartenenza.

Giuliano Bruni, è un sociologo di sicura fama nazionale, ricopre infatti diversi incarichi, oltre ad avere preso parte, in forma diretta o indiretta a vari corsi, master e specializzazioni. Giuliano si è reso protagonista, tra l’altro, di alcune pubblicazioni, in merito ai disagi delle giovani generazioni, che hanno scosso le coscienze fin troppo sopite degli italiani.

Enrico Barni, si è fatto promotore di un’azienda calzaturiera Manifattura Italiana che, oltre ad esportare i propri prodotti ai 4 angoli della Terra, sfida continuamente il ‘sistema’; infatti, Enrico ha delocalizzato una parte della propria impresa che da lavoro - direttamente o indirettamente a diverse centinaia di persone - ma lo ha fatto all’interno della Valdinievole, rifiutandosi di esternalizzare il proprio indotto lavorativo nei Paesi cosiddetti emergenti, dove la mano d’opera ha un costo minore.

Daniele Gioffredi, descritto come un uomo pacato e riflessivo, ha dedicato la sua intera esistenza, attraverso il Sindacato, alla difesa dei diritti dei più deboli. E lo ha sempre fatto senza mai alzare i toni della sua voce, cosa non disprezzabile in questa epoca.

Quindi, coloro che avranno la fortuna di assistere a questo colloquio amichevole, tra tre personaggi della nostra Provincia, avranno l’occasione di ascoltare un messaggio improntato alla speranza, al dialogo, e al superamento di molte barriere immaginate che hanno sbarrato la strada, per molti anni, alla società Italiana.

Il messaggio che vuol trasmettere questo incontro ai giovani, e non solo, è quello che noi tutti dobbiamo imparare a stare uniti all’interno delle nostre diversità, poiché l’unica strada da percorrere, se vogliamo uscire dall’impasse degli ultimi anni, è quella di imparare a rimettere l’uomo, con i suoi problemi, le proprie aspirazioni, la propria dignità, e, le proprie esigenze, al centro dell’Universo.

di Riccardo Diolaiuti

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