Di seguito la nota di Edoardo Fanucci sull'inaugurazione della mostra sull'architetto Angiolo Mazzoni alle Terme Excelsior di Montecatini. "Montecatini Terme è la città ideale dove ospitare un mostra su Angiolo Mazzoni: la nostra stazione ferroviaria, ancora in piena funzione e ogni giorno utilizzata da centinaia di cittadini e turisti, è una delle sue opere più riuscite, un gioiello di architettura che caratterizza in modo inequivocabile l'architettura e lo stile della nostra cittadina. Alle Terme Excelsior si inaugura una manifestazione straordinaria che consentirà di approfondire una delle figure che più hanno contribuito allo sviluppo ed alla definizione dell'architettura del secolo scorso. Mazzoni è il principale interprete della modernizzazione dell'architettura ferroviaria, a partire proprio dai lavori svolti nella nostra citta, poi con il progetto per il complesso ferroviario di Santa Maria Novella a Firenze e la Stazione di Siena. Grazie ai suoi studi, l'Italia ha acquisito un ruolo di primo piano nella cultura e nel rinnovamento dell'architettura ferroviaria a partire dai primi anni del Novecento. La mostra consentirà di ricostruire il percorso creativo dell'artista e di ammirare le testimonianze storiche che hanno reso i suoi lavori celebri ovunque. Per la città si tratta di un grandissimo orgoglio, un'occasione nella quale riconoscere il giusto merito ad uno degli artisti che hanno "disegnato" Montecatini così come la conosciamo oggi. Il suo estro e la sua creatività sono, a distanza di anni, ancora tesori preziosi. Le soluzione architettoniche ideate dall’artista durante il Secolo scorso mantengono inalterato il proprio fascino e vincono la prova del tempo poiché uniscono la funzionalità alla bellezza estetica. Ciò che colpisce è il rispetto delle opere per il territorio circostante e la coerenza rispetto all'ambiente in cui sono calate: una lezione preziosa e fonte di ispirazione anche per i giovani architetti. La scommessa dei giorni nostri, infatti, è riuscire a combinare in modo armonico sostenibilità, qualità dei manufatti e dei luoghi da abitare: una sfida decisiva per salvaguardare il territorio e offrire nuove opportunità di fruizione della città. L'architettura delle nostre città può essere ripensata per lasciare spazio alle famiglie, al verde pubblico e al benessere. Preservare l'ambiente e i suoi caratteri distintivi dovrebbe rappresentare anche per gli ingegneri dei giorni nostri il carattere prioritario, proprio come fu per Mazzoni nel corso del Novecento." Giacomo Ghilardi