Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Dall’11 al 17 settembre 2013, dieci studenti dell’Its “F. Forti”, accompagnati dalla prof.ssa Donatella Masia e dall’attuale vicepreside (Dean David Rosselli) hanno trascorso una settimana presso una scuola superiore di Kronshtadt, suggestiva cittadina russa nelle vicinanze di San Pietroburgo.
L’esperienza, ideata ed organizzata dalla prof.ssa Masia e appoggiata in pieno dalla preside (Siriana Becattini) ha dato dapprima l’opportunità, durante una settimana in cui gli studenti italiani, nel mese di aprile, hanno ospitato i loro “gemelli” russi, di far conoscere e visitare l’Its “F. Forti” e la Toscana a dieci studenti russi accompagnati da una professoressa e dalla preside dell’istituto san pietroburghese.
A loro volta, dieci studenti italiani hanno avuto l’occasione, dall’11 al 17 di questo settembre, di conoscere la scuola e la cultura, le abitudini e gli usi, la tradizione e la modernità, di un paese di cui tanto sentiamo parlare ma che, in fondo, conosciamo poco, così come poco, a volte, conosciamo i nostri giovani studenti.
Ecco il rescono dei professori Masia e Rosselli.
"Lo scambio in Russia è andato ben oltre i luoghi comuni attribuiti a tale paese, ben oltre i comuni luoghi ai nostri studenti assegnati, i quali, se stimolati, possono dimostrare più incredibili capacità d’azione, valutazione, adattamento e risoluzione di problemi di quelle mostrate seduti a un banco, dando prova di poter affrontare un lungo viaggio, senza del viaggio il timore. Ripeto: se stimolati.
Durante lo scambio, la Russia ha dimostrato a noi, diretti testimoni, di essere un paese che varca i confini della vodka, del post-comunismo e delle matrioske, esibendo un’attenzione spasmodica verso la qualità della scuola pubblica, dei pubblici trasporti e della sanità comune. Perché al di là d’un clima (per noi) troppo freddo o un criptico (sempre per noi) cirillico alfabeto, questo paese culla di romanzi senza pari e di eterne opere teatrali, di musei a dir poco “mondiali” e di universali architetture, è ancora retrogrado rispetto all’individuale, con case ed auto lasciate a se stesse con noncuranza, ma è sicuramente all’avanguardia per quanto riguarda il sociale, con scuole che fanno vergognare quelle italiane, trasporti tanto efficienti da umiliare i nostri in quanto a costi e qualità, con pulizia delle strade, presenza delle forze dell’ordine, organizzazione turistica ed ospitalità, che hanno soltanto insegnato, fatto capire, aperto gli occhi ai nostri studenti su cosa garantisce (per noi, dovrebbe garantire) uno stato attento al cittadino.
L’esperienza ha significato molto per noi adulti accompagnatori, e moltissimo per i nostri accompagnati adolescenti, aprendo comuni spazi di confronto e universi di singola riflessione, perché, dopo il viaggio, gli studenti ne hanno riferito in classe ai compagni e agli altri studenti, ne hanno parlato con le proprie famiglie, le famiglie tra loro, tra noi i professori, e infine, cosa più profonda ed importante, ognuno dei partecipanti a tale esperienza, ne ha discusso e tratto conclusioni con se stesso, che è in fondo l’unico confronto che conta e che, se conta, rimane".