Dal 2014, proprio per il 50esimo anniversario dall’apertura del cinema Olimpia, la storica monosala di Massa e Cozzile sarà dotata di impianto digitale, abbandonando per sempre la pellicola 35 mm. Ciò significherà investire 70mila euro, ma c'è finanziamento a fondo perduto della Regione (circa il 30%). «Era il 15 ottobre 1964 quando per la prima volta fu collaudata la sala — ricorda, alla Nazione, Roberto Pratesi, classe 1933, presidente dell’“Associazione civile circolo ricreativo del popolo” di Margine Coperta che dal ’63 è proprietaria del cinema —. Per 50 anni mi sono dedicato, del cinema in via 1° Maggio. Mi piaceva fare l’operatore in cabina. Le persone forse neanche si accorgeranno del cambiamento dalla pellicola al digitale, come è accaduto invece quando si è passati dal bianco e nero al colore, ma sicuramente saremo più competitivi».

Quarant'anni fa Pescia, con le sue tre sale, era un'isola felice per gli appassionati. Il Vox, sala parrocchiale, era “specializzato” in proiezioni per ragazzi, con i film di Totò e Peppino e gli spaghetti western. Il Garibaldi e lo Splendor, invece, proiettavano film ormai lontani dalle prime, a uno, due, anche tre mesi di distanza dalla loro uscita nei cinema di Firenze e Lucca, ma anche della vicina Montecatini. Con il tempo hanno tutti chiuso i battenti. L’unico ad avere ripreso l’attività è il cinema Splendor, che dispone di due sale. Anche qui è in arrivo la "rivoluzione" digitale.