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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
BASKET

L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.

BASKET

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DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

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La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

GENNAIO
Che freddo fuori!
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di Sissy Raffaelli

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ZODIACO
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MONSUMMANO
Una riscrittura di Cechov per il terzo appuntamento con la prosa al Teatro Montand

19/12/2013 - 10:43

Terzo appuntamento per la ricca stagione del Teatro Montand di Monsummano Terme, che propone un'originale riscrittura del celebre testo del drammaturgo russo Anton Cechov, dal titolo GabbiaNo ovvero “Dell'amar per noia”, diretta ed interpretata da Woody Neri. Artista uzzanese, nato a Pescia, già vincitore del prestigioso “Premio Hystrio alla Vocazione” nel 2005, Neri vanta collaborazioni con attori del calibro di Mascia Musy, Franco Branciaroli, Massimo Dapporto, Gabriele Lavia e, a breve, anche Umberto Orsini.
 
Al fianco di Neri (Lui), che cura anche disegno scenografico e luci, il valido ensemble del progetto artistico Vanaclù, da lui diretto: Stefania Medri (Lei), Marta Pizzigallo (La mamma), Massimo Boncompagni (Lo zio), Loris Dogana (Il regista), Gioia Salvatori (La governante), Liliana Laera (La figlia della governante), Mimmo Padrone (Il maestro).


Lo spettacolo ha vinto due premi importanti: Premio “Argot Off 2013 V edizione” e il premio “Stazione d’Emergenza 2013  – per nuove creatività” di Napoli.


Nel testo originale di Cechov il dramma del protagonista, il giovane scrittore Kostja, figlio della celebre diva del palcoscenico, Arkadina, e innamorato della giovane Nina (che lo lascerà per tentare la strada del teatro, folle di passione per un altro, e più maturo scrittore, Trigorin), si svolge all'interno della tenuta dello zio di Kostja, fratello di Arkadina, che si affaccia sul lago, in una calda estate di inizio Novecento. 


Il lavoro firmato da Woody Neri non è un’attualizzazione, né una riduzione, ma una revisione critica dello stesso Gabbiano. Il numero dei personaggi è ridotto ad otto e sono omessi i nomi di persone e di luoghi proprio per decontestualizzare l’azione in un tempo/luogo astratto. Tuttavia la trama del testo cechoviano è mantenuto intatto, così come è conservata la dinamica delle relazioni tra i vari personaggi.
 
“Ne risulta amplificata la claustrofobia del testo originale – spiega Neri – l’impianto scenico ruota, infatti, attorno ad una piscina gonfiabile, reminiscenza di fanciullesche vacanze da cortile, a simboleggiare il lago. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere.  Cani alla catena, confinati in questo limbo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia.  Si ammazza il tempo. Amare è un diversivo di fronte alla morte. Condannati ad una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile ad essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa".

Fonte: Associazione Teatrale Pistoiese
 
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