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MONTECATINI
Bellandi: "Con raddoppio ferrovia necessario smantellamento passaggi a livello che rischiano di bloccare il traffico"

15/9/2014 - 15:19

Il sindaco Giuseppe Bellandi interviene sul raddoppio della ferrovia.

"Con la firma del presidente Napolitano il decreto Sblocca Italia è diventato finalmente operativo e, assieme a tanti interventi previsti in tutta la nostra nazione, riguarda da vicino anche la nostra città.  Nel decreto è infatti previsto il finanziamento del raddoppio della tratta ferroviaria Pistoia-Montecatini Terme per un importo di 220 milioni di euro.


E' una procedura che si avvierà in tempi molto rapidi per non perdere l’accesso ai finanziamenti stessi e permetterà la realizzazione di una infrastruttura che segnerà, una volta completata (la durata dei lavori è prevista in cinque anni), tutto il nostro territorio con una offerta per gli utenti della Val di Nievole finalmente moderna ed efficace e all’altezza di standard europei.


Sarà quella metropolitana di superficie che sogniamo da tempo! Parallelamente a questo percorso, con finanziamenti regionali già previsti, ci sarà lo smantellamento dei passaggi a livello della medesima tratta che ci vedrà protagonisti, vista la presenza dei nostri tre attraversamenti cittadini in via Tripoli, via Marruota e via del Salsero.


La nostra città si è sviluppata intorno alla ferrovia e la strada ferrata ha creato da sempre non pochi problemi, acuiti via via con l'aumento del traffico su gomma, con lunghe file durante i passaggi dei treni in una viabilità già molto difficoltosa. Fino a oggi non sono state trovate soluzioni e qualche anno fa la città non volle i sottopassi, pensando all'interramento di tutta la tratta cittadina. Una soluzione onerosissima e ad alto impatto ambientale oggi non considerata realizzabile.


Siamo dunque di fronte a una scelta definitiva e in questo senso con la direzione delle Ferrovie è iniziato un percorso di scambi di informazioni per capire quale potrà essere la soluzione finale.


Nel frattempo inizieranno i lavori per il sottopasso, adeguato alla disabilità, sotto il terzo binario alla stazione di piazza Italia, che finalmente permetterà un agevole collegamento col sistema di parcheggi che vanno dal palazzetto alla piscina, al Terminal, a disposizione dei numerosi pendolari di tutta la Val di Nievole.


Nei primi contatti sono state analizzate alcune criticità non da poco come ad esempio la presenza in via Tripoli dell'interramento del Salsero che scorre proprio sotto le sbarre e la mancanza di spazi adeguati in via del Salsero.


Come è facile capire, siamo davanti a scelte non facili ma anche ad una certezza: col raddoppio passeranno almeno 3 coppie di treni, e non due come accade adesso. Ogni ora i passaggi a livello, oltre a ritardare gli stessi treni, rappresenterebbero una barriera insuperabile per il traffico cittadino: insomma, un vero e proprio muro.


Il tavolo in questione prevede la presenza di tecnici delle Ferrovie e del Comune che in tempi brevi analizzeranno le possibili soluzioni, seguiti naturalmente anche dall'assessorato di riferimento Vincenzo Ceccarelli della Regione, del presidente Rossi e da chi ci rappresenta a Roma come il nostro onorevole Fanucci e il sottosegretario Lotti che ho incontrato pochi giorni fa a Palazzo Chigi.


In questo percorso ho coinvolto da subito tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza e ci sarà anche un processo partecipativo per garantire il più ampio coinvolgimento della cittadinanza, affinché le scelte, e scelte importanti dovranno essere fatte, rappresentino un momento veramente storico per la nostra comunità.


Il trasporto pubblico, soprattutto quello su rotaia, deve essere moderno ed efficiente per cittadini residenti ma anche per studenti, operai o impiegati e per i turisti che rimangono la nostra maggior fonte di reddito.


In questo momento l’offerta non è quella che vorremmo sia in termini di qualità che di quantità: abbiamo treni mal tenuti, pochi e spesso non in orario, e con stazioni che non sono degne della nostra città. Porte di ingresso non presentabili che tutti noi purtroppo ben conosciamo. Con le Ferrovie vogliamo però collaborare in tutti i modi per eliminare tutti questi disservizi.


Insomma è iniziato il lavoro per capire quali potranno essere le soluzioni per avvicinare e non allontanare il sopra e sottoverga. E sapendo che deve seguire tempi rapidi vogliamo sia il migliore possibile: in ballo c’è il futuro della nostra città".

Fonte: Comune di Montecatini Terme
 
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17/9/2014 - 4:36

AUTORE:
Demetrio

I sottopassi sono inevitabili ed alleggerirebbero la circolazione stradale se il n. di treni aumentasse. Soprelevare la linea ferrata ha grossi limiti di praticabilità sia di pendenze che di interferenze con altri cavalcavia e con le stazioni esistenti. Interrare tutto significa aumentare di dieci volte il costo (chi paga?) che fare delle attuali stazioni? e tempi non definibili. Facciamo dei sottopassi fatti bene,colorati, con le pavimentazioni attente e giuste, illuminati e accessibili ad auto e pedoni che siano delle "porte" da cui entrare ed uscire dalla Montecatini storica e così le "verghe" saranno un ricordo. Modifiche al traffico automobilistico saranno necessarie ma quello sarà il male minore.

16/9/2014 - 20:21

AUTORE:
Tassista

caro Sindaco è da tanto che il traffico è bloccato...,vieni e parla con noi magari ci facciamo un giro in Taxi(senza pagare) e le spieghiamo la situazione,chi meglio di noi?

15/9/2014 - 20:26

AUTORE:
Elena

Non vedo l'ora che la Città non sia più divisa in 2 ! Non è possibile interrare la linea ferroviaria invece di fare il sotto passo ? Si recupererebbe tanto spazio al posto delle "verghe".

15/9/2014 - 18:03

AUTORE:
Paolo

A mio parere la soluzione è solo una: un tratto in sopraelevata fra il Terminal e il PalaVinci, dove il livello della linea ferrata è già più alto rispetto alla strada. Con in intervento fatto bene, ad esempio curando la progettazione dei piloni e realizzando sul sedime dell'attuale linea ferroviaria un percorso ciclopedonale, si ricucirebbero le due parti della città e se ne migliorerebbe l'aspetto. Va da sé che d'altro canto ci sarebbero aspetti problematici come la necessaria soppressione della stazione "piccola" e (mi pare a occhio e croce) la demolizione di alcuni edifici anche residenziali lungo la ferrovia per fare spazio al secondo binario: purtroppo lo sviluppo edilizio non è stato molto lungimirante.