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PESCIA
Nella città blindata per le manifestazioni politiche si è parlato anche di Giorgio Almirante a 100 anni dalla nascita

29/9/2014 - 9:25

Giovanni Gentile (Unione nazionale culturale per la ricerca storica italiana - Continuità ideale Pescia) fa un resoconto di un incontro dedicato alla figura di Giorgio Almirante.

 

Nonostante il clima di tensione creatosi, dall’ex mercato dei Fiori a piazza Mazzini, per un corteo organizzato da Casapound contro l’immigrazione dal titolo “Prima gli italiani” e una contromanifestazione antifascista che ha visto in quella zona una città blindata e presidiata da moltissimi carabinieri, agenti di polizia di stato e di polizia municipale per evitare scontri tra le opposte fazioni, dall’altra parte della città, oltre il fiume nel quartiere Duomo, in un clima sereno e partecipato, nella sala al piano superiore del bar ristorante Firenze, si è tenuto il riuscito convegno “Giorgio Almirante nel centenario della nascita, nei ricordi di coloro che l’hanno conosciuto”, promosso dall’Unione nazionale culturale per la ricerca storica italiana-Continuità ideale, dall’associazione culturale Destra Domani e dal circolo culturale Soliferrum, evento patrocinato della Fondazione Alleanza Nazionale di Roma.

 

Un centinaio di partecipanti che con grande soddisfazione hanno ascoltato gli interventi dei relatori accompagnandoli da sentiti applausi. Molti in sala gli esponenti dell’ex Msi e di An tra i quali abbiamo notato l’imprenditore Lorenzo Brandani, ex consigliere Msi e An e figura storica della destra pesciatina, il vicesindaco di Chiesina Uzzanese Fabio Berti ex consigliere An, il professore di storia contemporanea Luigi Magni, Lorenzo Puccinelli Sannini, scrittore e segretario di Destra Domani e molti giovani.

 

Marco Braccini, ultimo giovanissimo segretario del Msi-Dn pesciatino e attuale presidente del circolo culturale Soliferrum, ha presentato i relatori: Giovanni Gentile, presidente dell’Unione nazionale culturale per la ricerca storica italiana-Continuità ideale, ex capogruppo del Msi e di An al Comune, e Vivaldo Pagni, scrittore e professore universitario a riposo residente a San Paolo del Brasile.

 

Giovanni Gentile, in un applauditissimo intervento, ha delineato la figura di Giorgio Almirante, che ha conosciuto personalmente e incontrato più volte, ne ha delineato gli aspetti umani e politici descrivendo con precisione la sua vita e rendendo pubblici per la prima volta molti aneddoti personali, esponendo anche una serie di fotografie, lettere e documenti inediti che testimoniano i suoi legami con il grande leader della destra italiana.

 

Vivaldo Pagni, ex fiduciario del Msi-Dn a S.Paolo del Brasile, dove risiede sei mesi all’anno, ha descritto la nascita del Msi, in quel Paese dell’America Latina, e gli incontri con Giorgio Almirante al quale personalmente portava le sottoscrizioni raccolte a S.Paolo, finalizzate alla sopravvivenza del Secolo d’Italia, giornale che assieme ad Almirante andava a correggere le bozze in redazione, essendo promotore di Tribuna Italiana, un foglio di informazione nazionale per tutti i nostri immigrati. Pagni inoltre ha evidenziato la sua stretta amicizia con donna Assunta Almirante che incontra ogni anno in una località del lago di Garda.

 

Ha concluso il riuscito convegno, svoltosi in un clima di serenità, soddisfazione e vero entusiasmo, Carlo Vivaldi-Forti, sociologo, scrittore, membro del direttivo del Cesi di Roma e presidente di Destra Domani che ha evidenziato le sue occasioni d’incontro con Almirante delineandone le alte qualità morali e politiche.

 

Dopo molto tempo, con questo riuscito convegno la destra ha fatto sentire a Pescia la sua voce nel modo migliore. Complimenti vivissimi agli organizzatori che hanno fatto vivere un pomeriggio di vera italianità in ricordo del grande e indimenticato capo della destra Italiana Giorgio Almirante.

Fonte: Unione nazionale culturale per la ricerca storica italiana-Continuità ideale Pescia
 
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3/10/2014 - 12:23

AUTORE:
Marco Ardis

Io sabato scorso ero al convegno per la commemorazione del centenario su Almirante.
Io personalmente non ho mai fatto gare a chi ha l'asta della bandiera più lunga, però mi sento di dire che quel giorno ero nel posto giusto.
Repubblicani non ne ho visti perchè purtroppo ormai sono quasi tutti morti.
Ero insieme a chi ho sempre conosciuto come persone che credono in maniera assoluta in ciò che Almirante ha trasmesso e insegnato in un'epoca buia, in cui non si andava in piazza a scimmiottare, e quando si andava in piazza bisognava avere paura per il ritorno, ritorno per alcuni non c'è stato, io ero insieme a persone che ciò hanno vissuto.
Persone che in piazza ci sono andati quando non vi era un momento di pacificazione come oggi,e dell'altra parte della barricata non vi era gente che batteva su un tamburo ma le botte te le davano in testa.
Sono convinto che la manifestazione di CASA POUND fosse pienamente legittima e portasse in piazza il sentimento di molti cittadini che come me restano perplessi di fronte all'apatia di un governo che non prende alcun provvedimento per cercare di arginare in qualche modo un esodo che ormai incomincia da essere difficilmente sopportabile per tutti.
COMUNQUE RIBADISCO IO ERO NEL POSTO
GIUSTO!!! E forse anche il Signor Fabio era nel suo posto Giusto.

2/10/2014 - 9:36

AUTORE:
Cittadino

Egregio Fabio, I repubblichini sono ormai un episodio passato della Storia italiana. Se avranno fatto bene o male sarà appunto la Storia, fra decenni, a giudicare. Quello che Almirante rappresenta é la transposzione in chiave democratica di principi che una volta erano totalitari. Non va dimenticato che, nonostante la strenua opposizione di tanti nuovi pseudo democratici, Almirante ha fatto confluire nel libero e democratico Parlamento dell'Italia repubblicana i voti di milioni di cittadini italiani, così rendendo legale un movimento che altri "democratici" si ostinavano a tentare di escludere "dall'arco costituzionale". Il suo motto, che molti si ostinano a non voler riconoscere, era: Non restaurare, non rinnegare. Il periodo fascista italiano, inficiato da una dittatura, negativa sempre quale che sia il colore della camicia indossata, andava preso per quello che di buono aveva fatto, opere sociali, pubbliche, strutturali, e queste, basta guardarsi intorno, non sono state certo rinnegate (A11, edificio dell'Archivio di Stato a Pescia, l'Inps eccetera), ma l'impianto totalitario, le leggi razziali, le guerre coloniali o europee/mondiali, quelle si non devono essere "restaurate". Il confronto è meglio farlo cercando di convincere l'avversario, non con effimere, a volte anche violente, dimostrazioni di piazza, rispettando chi la pensa diversamente senza demonizzarlo, senza farlo diventare "il nemico".

29/9/2014 - 23:11

AUTORE:
Giovanni Gentile

Di norma non rispondo a chi si trincera dietro l'anonimato,come il sig.Fabio, che ignorantemente (nel senso letterario del termine, cioè di"colui che ignora")spara,a salve sul convegno culturale di sabato sul centenario della nascita del leader della Destra Italiana Giorgio Almirante, nel centenario della sua nascita. L'Unione storica che presiedo dal 2002, e della quale ne sono stato il promotore, ha statutariamente il compito di documentare la storia, specialmente quella tra le due guerre del secolo scorso, per come realmente si sono svolti i fatti, nel bene e nel male, senza censure,cesure o dimenticanze si sorta. Quella Storia vera che dopo 70 anni di complici amnesie e di interessati silenzi finalmente viene documentata da storici come Pisanò, Pansa, Pennacchi, Salvagnini, Lembo, Buttafuoco ed altri che hanno squarciato il velo pesante della verità storica contro quella pseudostoria scritta dai vincitori che tutt'ora fruiscono di grandi finanziamenti per la loro opera di disinformazione. La storia è una cosa, la politica e le manifestazioni di vario genere sono altra cosa! Non penso nemmeno che i combattenti repubblicani (E NON REPUBBLICHINI) per aver commemorato Almirante (capo di gabinetto del ministro della cultura popolare della Repubblica Sociale Italiana e non di Salò), che non ha mai rinnegato gli ideali della sua gioventù si rivoltino nella tomba, per la sua commemorazione, alla quale erano presenti per inciso come relatore l'avv.prof.Pagni, tenente della GNR durante la RSI, ingiustamente epurato ed emigrato in Brasile dove ha conquistato con il suo sacrificio ruoli importanti nella società brasiliana quali : professore all'Università Cattolica di S.Paolo del Brasile,insigne avvocato internazionale e presidente di molte associazioni (Rotary,Lucchesi nel mondo, consulta regionale Toscana per l'emigrazione ecc)e un'altro combattente della RSI della divisione Italia residente a Montecarlo, che ad Anzio e successivamente pagò un altissimo tributo di sangue per difendere l'Onore d'Italia offuscato dall'armistizio Badogliano (cosa che sottolineò anche il generale e futuro presidente USA Eisenhower. Come vede, disinformato anonimo Luca, nessuno dei combattenti repubblicani visto che ne erano presenti due e ne veniva commemorato un terzo (Almirante) non si sono certo "rigirati nella tomba" e lasci la documentazione storica a chi ne è preposto che non si confonde con manifestazioni giuste o meno di tipo politico.UNICUIQUE SUUM : la documentazione storica da una parte e dall'altra la politica!

29/9/2014 - 14:42

AUTORE:
giovanni gentile

Di norma non rispondo a chi si trincera dietro l'anonimato,come il sig.Fabio, che ignorantemente (nel senso letterario del termine, cioè di"colui che ignora")spara,a salve sul convegno culturale di sabato sul centenario della nascita del leader della Destra Italiana Giorgio Almirante, nel centenario della sua nascita. L'Unione storica che presiedo dal 2002, e della quale ne sono stato il promotore, ha statutariamente il compito di documentare la storia, specialmente quella tra le due guerre del secolo scorso, per come realmente si sono svolti i fatti, nel bene e nel male, senza censure,cesure o dimenticanze si sorta. Quella Storia vera che dopo 70 anni di complici amnesie e di interessati silenzi finalmente viene documentata da storici come Pisanò, Pansa, Pennacchi, Salvagnini, Lembo, Buttafuoco ed altri che hanno squarciato il velo pesante della verità storica contro quella pseudostoria scritta dai vincitori che tutt'ora fruiscono di grandi finanziamenti per la loro opera di disinformazione. La storia è una cosa, la politica e le manifestazioni di vario genere sono altra cosa! Non penso nemmeno che i combattenti repubblicani (E NON REPUBBLICHINI) per aver commemorato Almirante (capo di gabinetto del ministro della cultura popolare della Repubblica Sociale Italiana e non di Salò), che non ha mai rinnegato gli ideali della sua gioventù si rivoltino nella tomba, per la sua commemorazione, alla quale erano presenti per inciso come relatore l'avv.prof.Pagni, tenente della GNR durante la RSI, ingiustamente epurato ed emigrato in Brasile dove ha conquistato con il suo sacrificio ruoli importanti nella società brasiliana quali : professore all'Università Cattolica di S.Paolo del Brasile,insigne avvocato internazionale e presidente di molte associazioni (Rotary,Lucchesi nel mondo, consulta regionale Toscana per l'emigrazione ecc)e un'altro combattente della RSI della divisione Italia residente a Montecarlo, che ad Anzio e successivamente pagò un altissimo tributo di sangue per difendere l'Onore d'Italia offuscato dall'armistizio Badogliano (cosa che sottolineò anche il generale e futuro presidente USA Eisenhower. Come vede, disinformato anonimo Luca, nessuno dei comattenti repubblicani visto che ne erano presenti due e ne veniva commemorato un terzo (Almirante) non si sono certo "rigirati nella tomba" e lasci la documentazione storica a chi ne è preposto che non si confonde con manifestazioni giuste o meno di tipo politico.UNICUIQUE SUUM : la documentazione storica da una parte e dall'altra la politica!

29/9/2014 - 10:47

AUTORE:
Nicola

Giorgio Almirante sarebbe stato alla manifestazione con noi o avrebbe voluto che voi foste venuti alla manifestazione per ricordarlo tra la gente e non nei salotti !
Non ci siamo ! Niente di nuovo sotto il sole ! Chi vuol capire capisca !

29/9/2014 - 9:43

AUTORE:
Fabio

I repubblichini che dite di rappresentare si staranno rivoltando nella tomba, perché loro sarebbero stati in piazza con i tricolori.
Io mi vergognerei