MONTECATINI - Comunicato stampa a cura della lista "Mi Piace Montecatini".

"Per quasi un anno Motroni e il suo gruppo si sono dichiarati fermamente contrarie a Bellandi ed a Sensi. Di fatto hanno chiesto e ottenuto voti sia contro Sensi che contro Bellandi. Nei confronti di Sensi in particolare hanno condotto una campagna specifica addossandogli le colpe di tutti i mali di Montecatini.

La Motroni si è presentata con connotati di civicità ma a tutti era noto il suo essere alternativa a Bellandi e alla sinistra. Nella pratica il gruppo Motroni ha invece clamorosamente favorito il Bellandi in modo oggettivo e determinante. I loro attacchi (sia pubblici che privati) contro Sensi, molto più frequenti e incalzanti di quelli di Bellandi e del suo entourage, hanno danneggiato l'immagine del candidato del centro destra e hanno fatto perdere voti al medesimo. Gli 800 voti presi dalla Motroni valgono allora 1600 voti per Bellandi! Se la Motroni e il gruppo di potere che le sta dietro non si fosse presentato il risultato delle elezioni sarebbe stato molto più incerto. Adesso con l'accettazione di una delega così importante gli attori di questa vicenda hanno gettato giù la maschera definitivamente. 

Altro che interesse della città, qui ciò che conta è il potere e la sedia da occupare. Vogliamo sperare che la Motroni, nuovo assessore ai grandi eventi e al turismo, si dimetta dalla carica di presidente della commissione di controllo delle società partecipate, ruolo che spetta alla minoranza. Per il resto valuteranno i cittadini la coerenza e la credibilità di persone che si comportano in questo modo e che in campagna elettorale facevano puerile ironia sulla geotermia mentre adesso si accodano a chi ci cerca perché l'intuizione e il progetto del teleriscaldamento è una delle poche speranze per il futuro dei nostri figli.  

Attendiamo comunque con impazienza di verificare quali mirabolanti grandi eventi la nuova paladina della maggioranza riuscirà a organizzare. In ogni caso chi tradisce il voto degli elettori ha già compiuto il suo destino politico".