L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Il Partito Democratico di Montecatini Terme ha organizzato un'iniziativa dal titolo "Uniti contro il terrorismo" per lunedì 13 luglio, alle ore 21.00 presso il mercato coperto. Nel corso della serata, interverranno i deputati pistoiesi Edoardo Fanucci, Caterina Bini, il segretario regionale Pd, Dario Parrini ed Andrea Manciulli, Presidente della delegazione italiana della NATO.
Il dibattito sarà moderato da Fabio Gigli, consigliere comunale e membro della segreteria Pd, al quale abbiamo rivolto alcune domande.
L'iniziativa di lunedì vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali e politiche, regionali e nazionali. Com'è nata l'idea di organizzare a Montecatini un incontro così importante?
Negli ultimi mesi il terrorismo islamico è tornato tristemente di attualità. E' dal 2001 che non si registrava un'attenzione così importante su questo argomento e tutto questo con l'aggravante della situazione in Libia, dove lo stato islamico sta conquistando sempre più potere e si avvicina territorialmente all'Italia. Quindi è importante parlarne.
Lei afferma che è necessario lavorare per una reale integrazione delle persone in fuga da guerre e carestie. In questo senso sarebbe auspicabile che dal dibattito emergesse cosa possono fare i singoli cittadini per favorire questa integrazione
L'idea è di riuscire a separare questi due fenomeni. Con l'Isis all'attacco della Libia la situazione e la sicurezza dell'Italia richedono maggiori controlli, ma le relazioni di cui siamo in possesso non ci inducono ad avere timore. Le persone devono essere informate sul lavoro che stanno facendo i parlamentari e le forze dell'ordine.
A regnare non deve essere la paura. Anche gli ultimi arresti compiuti in Italia testimoniano un livello di attenzione molto alto sul fenomeno dei cittadini italiani che si sono convertiti al jihadismo.
È necessaria una risposta unitaria contro la violenza cieca e insensata dei terroristi. Il loro scopo è impaurirci, minare le nostre convinzioni e i nostri valori più profondi. Non ci riusciranno: a vincere saranno la democrazia e il rispetto. Il tema della discussione è capire con quali strumenti affrontare i rischi concreti per la nostra comunità e il ruolo che può avere l'Italia.
Oltre a questo come pensa che le democrazie occidentali e gli stati arabi che lottano contro il terrorismo possano cooperare per favorire un nuovo equilibrio geopolitico mondiale, basato su condizioni di vita più favorevoli per le persone che scappano da quei paesi?
E' importante che venga fatto un lavoro a livello nazionale ma anche europeo per favorire un dialogo continuo tra l'Europa e l'Italia e tra l'Europa e i paesi che sono in difficoltà nel gestire gli esuli in fuga dai paesi confinanti.
Ci sono delle difficoltà che possono essere risolte soltanto tramite meccanismi di solidarietà tra paesi.
È fondamentale che i paesi europei ed asiatici avviino un dialogo più proficuo e compiano uno sforzo comune in grado di difendere la pace. Questa è la strada per sconfiggere il terrorismo.
Abbiamo bisogno di favorire gli sforzi dei paesi del Medioriente e del Nord-Africa verso una democrazia compiuta, che isoli le violenze ed ogni forma di terrorismo.
L'Europa deve dimostrare di non imporre soltanto vincoli e burocrazia, ma, di fronte a questa sfida epocale, ha il dovere di promuovere il dialogo e la solidarietà reciproca.
E' importante, infine, poterci confrontare con le persone, per tirar fuori, tramite le domande che i cittadini porranno durante la nostra iniziativa, i timori e le paure e per dare la possibilità ai nostri politici di dare delle risposte che diano conto del loro lavoro e del loro livello di attenzione e per riuscire a far prevalere la ragione e la democrazia sul terrorismo.
Giulia Baglini