Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Dopo esere stata "scaricata" dall'Udc e accusata di essersi troppo omologata con la maggioranza, ecco la replica (tratta dal suo profilo facebook) di Silvia Motroni.
"Ringrazio Clamori di aver finalmente preso la decisione giusta liberandomi da dubbi che da tempo avevo: ovvero una persona che si allinea totalmente verso Fratelli d'Italia, al punto da tenere contatti giornalieri con la coordinatrice di quel partito ed esprimendosi nei direttivi di Ora con toni di fatto allusivi al suo essere ormai organico di tale partito, potesse rappresentare ancora i valori di un Udc cattolico, moderato e progressista.
Il problema non ero io, ma la crisi di identità politica che Clamori manifesta da tempo, il sentirsi stretto e non a suo agio in una coalizione che per carattere non lo rappresenta e non poteva rappresentarlo. Sono sollevata da un gesto che avrei dovuto fare io prima o poi, per più di un motivo. Non solo la tendenza troppo destrorsa, spesso inneggiante al Duce, che non posso accettare perché non è nelle mie corde (sebbene rispetti le corde di tutti, ma ho le mie idee) e che contrasta con una fede cattolica vera e non di facciata, ma l'imbarazzo verso un partito che non c'è più.
Spesso ho chiesto di interfacciarmi con i rappresentanti provinciali e regionali, ma mi è stato risposto da ex Udc che avevano preso strade diverse divenendo organici chi della Lega chi di altri movimenti.
Quanto è accaduto riflette la crisi che tutto il centro destra sta attraversando che non investe solo le sorti dell'Udc ma colpisce in particolare partiti come Forza Italia che hanno perso progressivamente l'egemonia e annaspano nel ritrovare una propria identità. Capisco che alla luce del disorientamento che colpisce il centro destra mal si comprenda un nuovo modo di fare politica come porto avanti io. La crisi è della vecchia politica, e del vecchio modo di fare politica. Del voler resistere a fare un'opposizione basata sul principio del no.
Da cittadina prestata alla politica ho sempre detestato questo modo di fare a prescindere dal colore di chi lo esprimesse. Per me la politica è fare, non chiacchierare. Per me una opposizione seria ragionevole e di buonsenso deve cercare la soluzione prima dello scontro. La mia opposizione non è fatta di mozioni: se c'è un problema prima si aprono le porte degli uffici, si parla coi funzionari, coi dirigenti, con gli assessori, col vice sindaco e col sindaco. Se non si ottiene risposta, allora si mette ai voti. In questo modo ho risolto in un anno tanti problemi ai cittadini senza clamore e senza Clamori che mi osteggiava.
La spasmodica ricerca mediatica la persegue chi vuole apparire senza mai esserci. Io sostengo la mia città e i cittadini. Sono presente a ogni manifestazione che dâ lustro alla città e non solo a quelle organizzate da me. Collaboro con l'amministrazione affinché si possa raggiungere la soluzione di tanti problemi che affliggono il territorio. Non ho nemici, né da una parte né da un'altra. Per me, nell'ottica di una vera democrazia, dopo le elezioni siamo tutti colleghi, di minoranza e di maggioranza. Si lavora, si deve lavorare, e ognuno deve condividere con gli altri il proprio talento. Questo è il nuovo modo di fare politica. Ringrazio quindi Clamori di aver sciolto un sodalizio che non aveva gli stessi obiettivi".