L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Riccardo Diolaiuti ci inoltra la relazione scritta in merito alla conferenza presentata nell'ambito dell'iniziativa, organizzata dall'associazione 'Amici di Pescia', "Pescia nella grande guerra", tenutasi nel Palazzo del Podestà.
"I contadini di Pescia, catapultati nel primo conflitto mondiale, erano poco più che dei ragazzi; la loro età variava, in molti casi, dai 18 ai 23 anni. Questi giovani, poco più che adolescenti, erano delle persone umili, semplici, attaccate alla propria terra e alle proprie tradizioni cattoliche, che in molti casi non erano mai uscite dal territorio pesciatino.
Essi si trovarono a combattere prevalentemente su di un fronte alpino lungo circa 250 km. Lo difendevano combattendo sia contro gli austriaci, sia contro il gelo, la neve, le valanghe. Cannoni leggeri e mitragliatrici venivano issati prima a dorso di mulo, poi dagli uomini sulle vette impervie. Spesso una cima era collegata a un’altra da teleferiche. Per non parlare delle lunghe marce giornaliere, e della costante e snervante guerra di trincea alla quale erano costretti molti soldati".
Il testo integrale della realzione (con le lettere dal fronte) nell'allegato Pdf qua sotto.