Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile e della Polizia Amministrativa della Questura di Pistoia, a conclusione di un’attività investigativa volta a contrastare il fenomeno del gioco e delle scommesse illegali nel territorio di questa provincia, ha proceduto al sequestro preventivo con apposizione dei sigilli di due sale scommesse site nella Valdinievole, precisamente a Massa e Cozzile ed a Pieve a Nievole.
Al sequestro si è giunti ad esito di perquisizioni locali e personali disposte dai Sostituti Procuratori dott. Luigi Boccia e dott. Luciano Padula, sussistendone i presupposti di legge, dopo aver provveduto al ritiro delle licenze di polizia già rilasciate dal Sig. Questore di Pistoia ai legali rappresentanti per interrompere la prosecuzione dell’attività criminosa in atto.
In particolare le indagini già avviate dalla fine del mese di luglio u.s. avevano consentito di raccogliere gravi elementi di reità a carico dei legali rappresentanti dei predetti centri scommesse i quali, anche attraverso i loro rappresentanti e/o delegati, dietro il paravento della lecita attività del concessionario “Snai” collegandosi al sito internet del bookmaker straniero “Totowinbet Giodani ltd” non autorizzato alla raccolta delle giocate lecite in Italia e quindi privo delle autorizzazioni governative, effettuavano raccolta abusiva di scommesse con offerta di quote maggiori rispetto a quelle dei concessionari autorizzati e, a tale scopo, dal tagliando della giocata eliminavano l’intestazione del bookmaker e la parte finale dove sono contenute tutte le prescrizioni di legge dove è altresì contenuto anche il nome del bookmaker.
Oltre al sequestro preventivo degli immobili si procedeva al sequestro anche dei personal computer attraverso i quali venivano materialmente effettuate ed accettate le scommesse, nonché di documentazione cartacea di ricevute di giocate e somme di denaro che, in relazione proprio alle scommesse della giornata sono state ritenute il prodotto, il profitto e/o il prezzo di tale illecita attività.
Complessivamente venivano denunciate all’Autorità Giudiziaria sei persone.