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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.

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MONTECATINI
Bellandi: "Ricordare gli stermini nazisti serve anche per costruire una società più giusta oggi"

27/1/2016 - 10:15

In occasione del Giorno internazionale della Memoria del 27 gennaio, anniversario della liberazione nel 1945 del campo di Auschwitz, il sindaco Giuseppe Bellandi invita tutti a una riflessione.

 

“Ricordare come è doveroso la tragedia delle vittime della Shoah deve essere anche un monito per i difficili tempi odierni. Sembra che il mondo si sia dimenticato di quell’orrore e dei principi ispiratori di uguaglianza e accoglienza e al loro posto abbiano trovato spazio solo prepotenza e egoismo, nelle cui piaghe affonda facilmente il coltello del terrorismo internazionale, un dramma attuale con cui non dobbiamo però abituarci a convivere e contro cui combattere con tutte le nostre forze. Ricordare quello che accadde nei campi di sterminio oltre 70 anni fa deve servire anche per costruire una società più giusta oggi. E dare un futuro migliore ai nostri giovani, ai figli e ai nipoti, memori delle tragedie del passato per evitare che si ripetano ancora”.

Fonte: Comune Montecatini
 
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3/2/2016 - 5:38

AUTORE:
andrea.f

Premesso che non esistono regimi vicini alle mie convinzioni politiche che abbiano perpetrato stragi o stermini , le faccio notare che i suoi interventi non si contraddicono mai . Ogni volta che si cerca di ricordare una pagina di Storia lunga 20 anni , per evitare che la polvere nasconda i tragici eventi e le responsabilità legate ai fatti , lei si dissocia . Tanto vero che le dà noia anche un ciclo di documentari dell'istituto Luce sul ventennio . Per lei il motto è tutti colpevoli quindi nessuno colpevole , bel senso della storia! Se una persona ha idee di destra nostalgica lo deve professare alla luce del sole , non manipolare e modellare eventi passati per giustificare il culto di principi non democratici.

2/2/2016 - 20:31

AUTORE:
roberto ferroni

Non avrei voluto, ma mi ci tira per i capelli, anche se pochi e radi. Quindi passo ad elencarle le contraddizioni:

1) il sindaco Bellandi parla della Shoa, lo sterminio di 6 milioni di cittadini europei di fede israelitica. Già qui si dovrebbe sollevare un punto e cioè come mai dimentica gli altri sei milioni di gassati nei campi nazisti, fra i quali militanti di partiti contrari al nazismo (mai sentito parlare della Rote Kapelle o della Weisse Rose ?), oppure zingari, oppure omosessuali.
2) Lei prende spunto per la critica ad un governo italiano non menzionato dal Bellandi che, si documenti, non ha mai sterminato ebrei ne altri, al massimo - e qui sono d'accordo nel definire legge ed azione ignobile - arrestato delle persone, consegnate al "padrone" germanico. Esce quindi di tema.
3) Io ho criticato gli eccidi in quanto tali, siano essi a Bergen Belsen o nel padule di Fucecchio o nei gulag sovietici, lei si riferisce alle sole e turpi leggi razziali italiane .
4) In consuntivo, mentre io faccio una critica generale all'aberrazione di regimi che hanno fatto della violenza la loro base per l'autorità, lei insiste nel criticare un solo regime. Forse che quelli perpetrati da regimi più vicini alle sue convinzioni sono meno atroci degli altri ? Se pensa che queste sue idee siano ciò che dobbiamo trasmettere ai nostri giovani, che il cielo li preservi da una simile "democrazia" molto settaria.

1/2/2016 - 12:38

AUTORE:
andrea f.

Grazie , per la pietà potrebbe andare al museo nazionale di via Tasso a Roma , ex carcere nazi fascista , io non la apprezzo.

30/1/2016 - 17:55

AUTORE:
Roberto Ferroni

Ogni idea, anche quella di uno sciocco che si diverte a caxxeggiare, é rispettabile se espressa sotto la responsabilità di chi la scrive. Così com'è, con autori anonimi mi sembra avere a che fare con chi tira un sasso e nasconde la mano. Avete solo la mia pietà, non per le vostre idee che sono rispettabili come le mie o quelle di chiunque altro, ma per le vostre fobie che vi fanno nascondere dietro l'anonimato. Con simile gentuccia non perdo altro tempo.

30/1/2016 - 16:22

AUTORE:
cittadino contribuente

Razza bianca , biondo , occhi azzurri ..... un prototipo di purezza

30/1/2016 - 15:48

AUTORE:
andrea f.

Se lei , appassionato di Storia , scrive che in Italia le leggi razziali furono codificate sotto l'influsso di una potenza straniera e poi messe in atto da quella stessa quando occupò militarmente il territorio , allora la sua Storia è soltanto finalizzata al nascondere le responsabilità di un intera classe dirigente che ha firmato quelle leggi ,di una buona parte di opinione pubblica che ha volutamente ignorato il disegno che stava dietro a quelle leggi e di un apparato di polizia nazionale che ha poi messo in pratica le leggi. Comodo scaricare sui folli tedeschi responsabilità nazionali , comodo mettere sul banco degli imputati gli altri ... a meno che non vi sia della nostalgia ... perché tutto sommato quando c'era lui ... tutto era più ordinato ... c'erano meno discussioni .. Libia ... Abissinia... neri

30/1/2016 - 13:37

AUTORE:
ROBERTO FERRONI

Avevo scritto una risposta ma deve essere andata persa, quindi cerco di riformularla. Tanto per cominciare, signor Andrea f. io sono di razza bianca, biondo/castano e con gli occhi azzurri, quindi non so da dove lei tragga l'appellativo "nero" che deve per forza riferirsi a me visto che il suo commento segue a ruota il mio. Inoltre delle due o lei non ha ben letto oppure salta a conclusioni arbitrarie e di sola parte. Se legge meglio critico fortemente la leggi razziali e la loro esecuzione. Essendo appassionato di Storia mi corre l'obbligo evidenziare che in Italia queste furono prima codificate sotto l'influsso di una potenza straniera e poi messe in atto da quella stessa quando occupò militarmente il territorio. Certo che il governo che le emise é assolutamente criticabile, senza se e senza ma, però io allargo il discorso anche ad altri crimini di stato, e la rimando al mio precedente scritto. Alla sua obiezione che qui da noi abbiamo provato solo una delle fasi le obbietto che il crimine è abominevole chiunque lo perpetri e, per essere più chiaro, le faccio un esempio: se nessuno di noi ha avuto persone care derubate, stuprate od uccise significa forse che, non avendo subito quel crimine lo si debba derubricare solo perché a carico di terzi. L'olocausto, così come le leggi razziali da chiunque emanate sono certamente infami ma ai nostri giovani dobbiamo far capire che qualsiasi genocidio, sia commesso da italiani, tedeschi, russi, serbi, cambogiani, argentini, cileni, ruandesi o burundesi é sempre e comunque un'infamità. Chi critica uno solo, magari chiudendo un occhio, o tutti e due, su quelli della parte amica si pone allo stesso livello di quei regimi assoluti che altrimenti, anche fra le righe, vorrebbe criticare.

28/1/2016 - 21:37

AUTORE:
Stermini

Il suo sermone sul richiamo alla serietà è del tutto fuori luogo in quanto sono fatti accaduti imputabili non certo ai 174 civili morti di cui lei chiede il silenzio stampa.
Io non mi interesso di politica ma non generalizzerei più di tanto sui colpevoli italiani o tedeschi che siano.
Quindi,ha sbagliato indirizzo, nessuno vuol mettere la bandierina su niente,magari un fiore sulle loro tombe.

28/1/2016 - 18:46

AUTORE:
Marco

Regolarmente, ad ogni giorno della memoria, si ripetono le esortazioni a ricordare altri drammi della storia passata, recente e contemporanea. Permane tra l'altro, a distanza di anni, la volontà di alcune forze politiche di appropriarsi di taluni tragici episodi su cui forte è la tentazione di mettere la propria bandierina. Condivido pienamente quindi le parole di "andrea f.", che ci ricordano la specialità dell'olocausto e ci spingono a riflettere anche sul senso della responsabilità collettiva che riguarda, in certa misura, anche il popolo italiano. Cerchiamo di essere seri, almeno su queste cose.

27/1/2016 - 17:56

AUTORE:
Giustizia a buon mercato

Belle parole ma servono solo come ricordo per coloro che se lo fossero dimenticato,specie la Germania che con pochi euro si è fatta grande per ristrutturare l'antica dogana di Capannone(Ponte Buggianese),questo come contentino dell'eccidio del padule di Fucecchio del 23 agosto 1944.

Si è scomodato anche il ministro degli esteri tedesco Steinmeier con le parole di rito ma niente è stato concesso ai familiari delle vittime innocenti,tutto è finito li e buona notte al secchio!

27/1/2016 - 17:19

AUTORE:
andrea f.

In ognuno dei drammi elencati dal commentatore nero il popolo italiano non è mai assorto a protagonista. Nei fatti ricordati il 27 Gennaio invece la classe dirigente dell'epoca e la trascuratezza di tanta parte popolare , fanno dell'Italia un compartecipe sul banco degli imputati. Bene faremmo a ricordare ed a fare autocritica , ad instillare nelle giovani generazioni il seme della pietà e della tolleranza , ricordando giorni in cui gli uomini si trasformarono in belve assetate di sangue. A niente può servire consolarsi con altre tragedie , a niente può servire nascondersi dietro ad un paravento . Se poi qualcuno pensa che forse forse tutto sbagliato non fosse ... allora non è degno di vivere in una nazione democratica .

27/1/2016 - 13:54

AUTORE:
Roberto Ferroni

Egregio signor Sindaco, certo che le stragi naziste, codificate da un governo di delinquenti pazzi sono da vituperare, ma non solo quelle. Sono da ricordare e vituperare a perenne insegnamento delle future generazioni quelle perpetrate da altri pazzi furiosi, siano essi i segretari generali del PCUS, i Tutsi in Ruwanda o gli Utu in Malawi, i serbi in Bosnia, alcuni arabi d'indefinita nazionalità nello scacchiere siro irakeno, i titini in Istria, i Kmer rossi in Cambogia. Quando si criticherà il genocidio in quanto crimine contro l'Umanità e non solo un pur aberrante ma isolato fatto della Storia allora potremo cominciare a pensare di essere usciti dal tunnel del settarismo e della sopraffazione. Ma se si critica solo uno di questi episodi, allora signor Sindaco ogni parola ogni concetto espresso entro questo limite é aggravante e non tuititivo.