Guglielmo è nato a Cintolese (frazione di Monsummano Terme) nel 1930 e per diversi anni si occupò della squadra locale in veste di segretario. Allora la dizione di direttore sportivo non era stata ancora inventata, comunque i compiti erano gli stessi e cioè si trattava di interessarsi agli acquisti-cessioni della squadra oppure visionare i giovani talenti da tesserare per il Cintolese e così via.

Erano i tempi che Marcello Melani progettò la fusione di ben 14 piccole squadre del comprensorio per contare di più in ambito regionale. Il suo sogno si avverò con la nascita dell’Unione Valdinievole, acquistò fior di giocatori come Giuliano Sarti (portiere ex viola), Ramagini, Crema, Fregonas, Mazzacane, Tonani, Gattelli e Magli, allenatore Tagliasacchi con Guglielmo Magrini nelle vesti di direttore sportivo.

L’Unione arrivò in serie D, poi tutto si sciolse come neve al sole dal momento che Melani (1974) si mise in testa di portare la Pistoiese in serie A in 5 anni dalla serie D. In questa sua speranza confermò il direttore sportivo Magrini che, lavorando sodo, ebbe una parte di rilievo in queste 3 promozioni.

Nel 1980 il sogno faraonico si avverò, direttore tecnico Edmondo Fabbri, direttore sportivo Guglielmo Magrini, allenatore Vieri e suo vice Malavasi, girone di andata al 6° posto, poi tutto da dimenticare.

Magrini continuò il suo lavoro con squadre del comprensorio come Lucchese e Pisa, è una persona riservata e poco loquace ma profondo intenditore del mondo del calcio, conosce alla perfezione quali sono i giovani talenti e si muove di conseguenza, scoprendoli in qualsiasi parte del mondo essi siano.

Tutto questo non nasce dal nulla ma è frutto di tanti anni di esperienza, con la consapevolezza di aver contribuito alle promozioni di una squadra di serie D fino alla massima serie, casi rarissimi nel mondo del calcio e per i dirigenti ”made in Valdinievole”.
 
di Giovanni Torre