Il consigliere comunale Oliviero Franceschi interviene su una vicenda legale.

"Qualcuno, che sara bene venga individuato e perseguito, fa una firma falsa sulla notifica di una contravvenzione e il Comune paga 6,681 euro. Da determina  del 30 maggio si legge quanto segue: Che in data 30-11-2015 il Comune notificava alla sig.ra P.L. ingiunzione fiscale ex. .R.D. 639/1919 a seguito di mancato pagamento nei termini di sanzioni al CdS; che la medesima si opponeva alla suddetta ingiunzione mediante ricorso innanzi il giudice di pace; che il difensore di parte attrice depositava querela di falso in via incidentale per l’accertamento della falsità della sottoscrizione apposta sull’avviso postale di ricevimento della raccomandata postale contenente il verbale di contestazione della violazione del codice della strada n. 589V/2013/V, sulla scorta del quale era stata notificata alla sig.ra P.L. l’ingiunzione fiscale; che il tribunale di Pistoia, a seguito di Ctu, dichiarava la falsità della sottoscrizione, apparentemente riferibile alla sig.ra P. L. apposta in calce all’avviso di ricevimento della raccomandata postale, condannando il Comune alla refusione delle spese in favore della parte attrice; visto l’atto di precetto di cui al protocollo G. 11574/2019 con il quale il legale suddetto richiede il pagamento delle spese liquidate in sentenza per complessivi € 6.681,85; dato atto che la parte attrice ha conferito mandato al proprio legale, Pietro Galeone, eleggendo.

E ora chi ne risponde?".