La guardia di finanza confisca beni per circa 2 milioni di euro a un professionista vicino alla ‘ndrangheta
Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Pistoia hanno eseguito un provvedimento di sequestro e contestuale confisca di 10 fabbricati, 6 complessi aziendali, 83 effetti cambiari e 1 conto corrente per un valore complessivo di euro 1.894.078.
Le indagini patrimoniali, svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Pistoia sotto la direzione dell’autorità giudiziaria di Firenze, traggono spunto dalle indagini penali condotte dalla procura della Repubblica di Pistoia, nei confronti di Ignazio Ferrante (destinatario della misura di prevenzione e in passato condannato per il reato di associazione di tipo mafioso), nonche’ di altre decine di soggetti, indagati per i reati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e truffe.
Il provvedimento emesso dal tribunale di Firenze su richiesta del procuratore della Repubblica di Firenze, e’ stato eseguito nei confronti del citato Ferrante, 53 anni, in contatto con “cosche calabresi”. Lo stesso, era a capo di un sodalizio criminale, operante in Pistoia, dedito al riciclaggio di denaro sporco proveniente da attivita’ illecite connesse a reati plurimi, tra i quali: usura, bancarotta fraudolenta, esercizio abusivo del credito nonche’ reati contro il patrimonio.
Le attivita’ di riscontro complessivamente eseguite hanno permesso di rilevare elementi di specifico rilievo nell’ambito di applicazione della normativa di cui al d.lgs. 159/2011. in particolare, l’attivita’ svolta ha fatto emergere una fitta rete di attività commerciali, beni mobili e immobili, ubicati nelle province di Pistoia e Firenze, intestati a soggetti terzi prestanome.
Tale complesso patrimoniale non ha trovato adeguata giustificazione nei redditi ufficialmente percepiti, ne’ da parte del ferrante ne’ da parte dei soggetti intestatari. l’esito delle attivita’ svolte veniva compendiato in una proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale ex art. 20 del d.lgs. nr. 159/2011 e indirizzata al procuratore della Repubblica di Firenze. Questi, condividendo le prospettazioni investigative formulate dal reparto operante, depositava presso il tribunale di firenze, richiesta di adozione misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di Ferrante.
Il tribunale di Firenze, che si occupa delle misure di prevenzione, in accoglimento delle richieste avanzate, in esito al procedimento, disponeva la confisca, delle consistenze mobiliari e immobiliari rientranti nella disponibilita’ del Ferrante, anche attraverso compiacenti prestanome, per l’ammontare complessivo di euro 1.894.078.
L’attivita’ svolta s’inquadra in una piu’ ampia strategia che, basata sul coordinamento dell’ufficio di nuova costituzione per le misure di prevenzione e per il contrasto ai patrimoni illeciti della procura di firenze, permette di contrastare a 360° l’evasione fiscale e il conseguente illecito arricchimento anche attraverso l’applicazione della normativa antimafia.
Fonte: Guardia di finanza