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RALLY

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JUDO

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PODISMO

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È di Pieve a NIevole il nuovo campione italiano Under 16. Matteo Gribaldo, tennisticamente cresciuto allo Sporting Club Montecatini con Daniele Balducci (e da pochi mesi tesserato per il Tc Pistoia), ha sconfitto in finale a Tirrenia Simone Massellani.

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PISTOIA
Amianto, Rsu Hitachi Rail: "Si sblocchi subito la questione pensioni", Ugl: "Dovuto rispetto per i lavoratori"

10/12/2019 - 15:22

Le Rsu Hitachi Rail intervengono dopo l'inaugurazione della targa commemorativa della Fondazione Marco Vettori.

 

"Una targa commemorativa voluta dalla Fondazione Marco Vettori e dedicata a tutte le vittime del lavoro, e in particolare alle vittime dell’amianto, è stata inaugurata ieri presso la biblioteca San Giorgio. Inaugurazione singolarmente e tristemente tempestiva, perché solo venerdì scorso un altro ex-lavoratore della Breda è morto per amianto, e allo stesso tempo amara perché, come alcuni degli intervenuti hanno fatto notare, la targa non ricorda solo le vittime del passato, ma anche quelle del futuro: l’amianto uccide a distanza di decenni dall’esposizione e ancora per molti anni spargerà dolore e sofferenza.

L’amianto non è una catastrofe naturale, non è un fenomeno imprevedibile, non è una casualità: che l’amianto uccide è stato stabilito con certezza durante gli anni 60 del secolo scorso, la direttiva europea che ne chiede la messa al bando è del 1982, la legge italiana che la applica è del 1992. Questo significa che la classe dirigente economica e politica ha coscientemente scambiato i profitti delle imprese che utilizzavano l’amianto con la malattia e la morte prematura di migliaia di lavoratori, perché chi è stato esposto all’amianto vive meno degli altri.

Anche dopo la messa al bando dell’amianto, quando si è trattato di riconoscere agli esposti un parziale risarcimento per la minore aspettativa di vita, facendoli andare in pensione prima del previsto (i cosiddetti “benefici” pensionistici, ipocrita definizione che vorrebbe far credere chedall’esposizione all’amianto possa uscire qualcosa di buono), la classe dirigente economica e politica si è distinta per aver costruito leggi farraginose, insufficienti e arbitrarie, con il risultato che ancora oggi lavoratori con fibre di amianto nei polmoni ogni giorno devono entrare nello stabilimento dove, trenta anni fa, hanno respirato quelle fibre. E anche i tentativi fatti in seguito, sotto la spinta dei lavoratori e delle loro organizzazioni, di risolvere almeno in parte le tantissime situazioni rimaste irrisolte si sono scontrate e si scontranocon l’inerzia e la mancanza di volontà di Inps, Inail e dei vari governi che sisono succeduti negli anni. Abbiamo avuto tanta pazienza, e l’avremo, ma non possiamo attendere all’infinito.

Chiediamo a nome di tutti i lavoratori interessati, sia di Hitachi Rail sia dell’incentrato, che si sblocchi tempestivamente e definitivamente la questione delle pensioni per chi ha avuto il riconoscimento dell’esposizione, e che si trovi una soluzione per quei lavoratori che,pur presenti ogni giorno del 1992 sotto l’amianto sbriciolato del tetto, sono rimasti esclusi dal riconoscimento a causa di cavilli giuridici. Diamo infine alla commissione amianto e alle organizzazioni sindacali territoriali la massima disponibilità a partecipare a tutte le iniziative, anche di sciopero, che si riterranno utili per ottenere soddisfazione alle nostre richieste".

 

Sulla stessa vicenda interviene anche l'Ugl.

 

Ieri è stata scoperta una targa in ricordo delle vittime dell'amianto e del lavoro all’ingresso della biblioteca San Giorgio. Iniziativa lodevole se non fosse che di amianto si continua a morire nel silenzio generale o quasi.

 

Bene, adesso siamo tutti a posto, tutti contenti, le istituzioni, i partiti e anche noi dei sindacati. C’eravamo proprio tutti e tutti contenti di fare la nostra bella passerella. La targa c’è, i morti sul lavoro sono omaggiati, i morti dell’amianto sono stati ricordati.  Molto bene, ci siamo riusciti, siamo riusciti a equiparare le vittime dell’imprevisto, dell’imperizia e della mancanza di sicurezza con le vittime della volontà altrui.
 
Si, la volontà altrui, quella che ha fatto scegliere di scoibentare come nulla fosse 135.000 mq di tetto in cemento-amianto sulla testa degli operai, quella stessa volontà che ha scelto fra il costruire un treno e la vita di questi disgraziati, quella solita infame volontà che, come Cesare, ha mostrato il pollice verso, vivi o muori, decidendo sulla vita di persone che non hanno potuto neppure avere la possibilità di affidare la propria morte al caso.
 
Ed eccole qua tutte assieme, quasi come si volesse lasciare un messaggio non veritiero alle generazioni future. Cosa sarà della vera memoria, quella che riguarda il modo inumano, la triste sorte, che è toccata a queste persone?
 
L’importante sembra essere solo quello di essersi tolti di dosso un peso, quello di una vera e propria responsabilità politica, a meno che esso sia mai esistito. Ma non è poi passato così tanto tempo da quando, nel 2002, il Comune decise di non costituirsi parte civile al processo contro i responsabili di tale scempio. E poi, ricordiamo le parole profetiche degli esperti che a suo tempo già dichiararono che avremmo avuto un picco di decessi intorno al 2020. Finora che abbiamo fatto? Siamo stati solo buoni ad usare toni bassi e totale negazionismo ovunque: nelle sedi istituzionali, nelle sedi di partito, nelle sedi sindacali, in fabbrica dove tutt’ora vi sono i malati.
 
Ora non resta che vedere dove saremo quando ci saranno i prossimi morti, dove saremo quando altri figli, altre mogli, accompagneranno i propri cari nel loro ultimo viaggio.
 
Dove saremo quando qualche altro pensionato ma, quel che è peggio, qualche nostro attuale collega di lavoro una mattina sputerà sangue dai propri polmoni?
 
Io tutte le mattine nelle linee produttive incrocio lo sguardo di chi porta addosso quella che è una vera e propria bomba a orologeria, non me la sento di fingere che queste persone non esistano.
 
C’è o non c’è la volontà di dare una volta per tutte il dovuto rispetto a queste persone iniziando, a tutti i livelli, a occuparsi di loro e del futuro delle loro famiglie?".
 
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