L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
L'ex vicesindaco Daniela Belliti interviene sul bilancio di metà mandato della giunta Tomasi.
"Di tutto il dibattito aperto sul governo del territorio, compreso i plagi e le procedure ballerine, quello che non si evidenzia abbastanza è che dal 27 novembre a Pistoia non si può fare più nulla. Sono infatti scattate le misure di salvaguardia dovute a un regolamento urbanistico scaduto, e nessun avvio del procedimento approvato.
In due anni e mezzo la giunta Tomasi ha: buttato all’aria l’accordo del Ceppo (ora, appunto, fermo), snaturato la variante Pallavicini, prorogato illegittimamente il piano attuativo ex-Breda (nel mentre la prima asta è andata deserta), approvata una variante in via Ciampi contro il parere dei cittadini lì residenti, e copiato in peggio la variante al Regolamento urbanistico. Ecco il bilancio di metà mandato di Tomasi.
Con questo fardello del blocco urbanistico sulle spalle, la giunta Tomasi ha tuttavia promosso un convegno a settembre senza proposte su cui avviare la discussione, e ha aperto una consultazione pubblica, anch’essa priva di linee guida. L’unico atto che abbiamo reperito è una delibera di giunta (giunta, non consiglio, ovvero una delibera sottratta dal dibattito pubblico cittadino) del 30 ottobre 2019 “Obiettivi e indirizzi dell’amministrazione comunale per la pianificazione territoriale e il governo del territorio”, il cui contenuto è assai generico nei suoi indirizzi, salvo introdurre qua e là delle pillole insidiose.
Ecco alcuni esempi: 1) si dice di condividere l’obiettivo di “riduzione del consumo di suolo”, ma poi si dice che è necessaria “una revisione delle aree di frangia urbana … e si potrà supporre l’utilizzo del meccanismo dei crediti edilizi e dello spostamento di volumi”: cioè, tradotto, aumento delle capacità edificatorie; 2) nell’ambito del territorio rurale si apre a nuovi ambiti “per lo sviluppo di funzioni specifiche (come ad esempio nuovi insediamenti industriali e/o impianti sportivi)”: passaggio oscuro, che traduco anche qui come nuova cementificazione; 3) Pistoia è definita “città dell’arte e del commercio”, e come promozione territoriale si propone di “valorizzare” alcune aree: giardino zoologico, ex Cespevi, il “contiguo parco nell’ex campo di volo” ecc. ecc. Ancora, in cosa consiste la “valorizzazione”, se non in nuovi indici edificatori nelle aree verdi della città?; 4) quando viene richiamata l’area del Ceppo si dice: “la nuova pianificazione dovrà garantire un’ampia e consapevole partecipazione (sic!) per definire i destini dell’area del Ceppo (quando? tra quanti anni, ormai, visto il blocco urbanistico sine die?) – liberata dalla ingombrante presenza del padiglione nuove degenze”: e questo è falso, perché il nuovo accordo di programma non prevede affatto la liberazione, ma la demolizione e ricostruzione fino agli stessi volumi attuali.
Bilancio di metà mandato: siamo di fronte a un’amministrazione incapace di affrontare le vere priorità cittadine, pronta a rispondere soltanto a interessi di parte, e reticente sugli obiettivi. La città non può stare a guardare".