L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
L'associazione Palomar interviene sull'area Scornio Ovest.
"Un bel giorno i residenti di via Stelvio si sono visti circondare il giardino – dove in questi mesi di lockdown hanno potuto prendere una boccata d’aria – di fettuccine color arancio, quelle che delimitano aree di cantiere. Hanno così scoperto che da lì a poco quel giardino lascerà il posto a una realizzazione di housing sociale di ben trenta appartamenti.
Tutto inizia con il bando di vendita dell’area “Molino di Gora”, con destinazione urbanistica a edilizia sociale, del 21 settembre 2017; seguita dal contratto di vendita alla società “Investire” di Roma il 17 maggio 2018; e poi da tutta la procedura di autorizzazioni, pareri, fino all’approvazione della convenzione in consiglio comunale il 25 novembre 2019. Mai, in oltre due anni di lavoro tecnico e amministrativo, l’amministrazione comunale si è degnata di informare i cittadini del complesso edilizio che stava per nascere da lì a poco. Non è la prima volta – via Ciampi docet – speriamo sia l’ultima, vista la scadenza del mandato.
Si dirà: era una previsione del Regolamento urbanistico. Certo, un regolamento con una storia travagliatissima e che fu approvato miracolosamente nel 2013, pochi giorni prima che scattassero tutte le misure di salvaguardia e si bloccasse la città. Era chiaro a tutti che molte di quelle previsioni derivanti dal Piano strutturale del 1997 erano superate, soprattutto quelle di nuova edificazione. Ma l’Atp14 è area destinata a edilizia sociale, che ha standard quantitativi da rispettare; e per questo nel 2016, su input della Regione Toscana che sosteneva con proprie risorse fondi di partecipazione per la realizzazione di edilizia sociale, venne messa a bando: l’asta andò deserta. Venuto meno un investimento di natura pubblica, l’idea fu quella di rinviare alla nuova pianificazione la ricollocazione delle Aes, e nell’Atp14 furono piantati alberi, dando vita al giardino di via del Frutteto.
La contraddizione di oggi appare ancora più evidente, dal momento che il Comune – in forte ritardo, e questa volta sì, facendo scadere il regolamento urbanistico e bloccando davvero la città – ha avviato, in sordina ma ha avviato, prima il Piano strutturale, e poi, con una recentissima delibera di giunta da inviare al consiglio comunale, il Piano operativo.
Quindi, contemporaneamente da una parte si procede con una vecchia previsione, che comporta nuovo consumo di suolo, diminuzione di verde e aumento di traffico in un quadrante cittadino già altamente compresso; dall’altra si portano documenti per la nuova pianificazione che, con il copia-incolla delle normative regionali e niente di più, annunciano l’abbattimento di consumo di suolo. La verità è che in questi tre anni non si è minimamente operato per trovare alternative di edilizia sociale urbanisticamente migliori: alternative che pure si erano affacciate, in termini di recupero edilizio, e senza andare a ridosso della ferrovia.
Ma veniamo al progetto. Si poteva pensare che almeno ci fosse l’accortezza di rendere il meno impattante possibile l’investimento, riducendo i volumi, utilizzando le tecniche di bioedilizia, materiale green. Anche perché la progettazione è opera di uno studio sensibile sotto questo profilo: uno studio di cui fa parte anche l’attuale presidente di Spes.
Invece, per garantire la sostenibilità del piano finanziario si vanno a realizzare 30 nuovi alloggi che non sembrano avere niente di ecologicamente innovativo. Infine, per sfruttare tutta la superficie si è derogato al Regolamento edilizio che sfrutta la distanza minima dai confinanti di 5 metri. Ma poiché l’unico confinante è il Comune, che problema c’è? Si deroga in tutto e per tutto.
Infine, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, a scomputo degli oneri, si prevedono 74.302,75 euro: per fare parcheggi, segnaletica verticale e orizzontale (possibilmente anche luminosa), illuminazione, area a verde di schermatura della ferrovia (perché il progetto è anche in deroga alle fasce di rispetto della ferrovia), irrigazione, accesso pedonale e opere idrauliche. Grandi risparmi.
E’ tutto nella norma? Ci sorge un solo dubbio. Poiché il consiglio comunale ha approvato la convenzione il 25 novembre scorso, cioè a ridosso dello spirare del regolamento urbanistico, la convenzione urbanistica è stata sottoscritta e il permesso a costruire è stato rilasciato entro i termini di validità del Regolamento urbanistico stesso?
I cittadini, giustamente, si mobilitano. Vogliono sapere, vogliono discutere, vogliono partecipare e soprattutto difendere gli spazi a verde, oggi più che mai importanti. C’è ancora tempo per ascoltarli e ridurre almeno il danno – ulteriore – fatto a questa città?".