Il Pd intervienbe sulla vicenda Vicofaro.

"Alla fine, grazie all’iniziativa della Regione Toscana e all’impulso determinante di curia e prefettura, si va verso una soluzione per alleggerire la struttura di accoglienza migranti della parrocchia di Vicofaro.

La diocesi - con il supporto della Regione - ha infatti accettato di ricollocare nelle sue strutture i 200 ospiti di Vicofaro. Si tratta di un passo importante per una gestione seria e secondo le regole di una situazione che era divenuta evidentemente insostenibile, sia per gli ospiti che per i residenti del quartiere.

In attesa che la soluzione venga concretamente attuata, avremmo però un paio di questioni da porre al sindaco Tomasi, anche nella sua qualità di autorità sanitaria locale: ma perché nei mesi precedenti si è sempre rifiutato di sedersi ai tavoli in cui si discuteva del problema? E perché, invece di aspettare che lo facesse la prefettura, non ha provveduto egli stesso a convocare con urgenza un tavolo con le autorità civili e religiose per affrontare seriamente la questione?

Ecco, in tutta questa vicenda emerge chiaramente come Tomasi non abbia voluto assumersi le responsabilità del ruolo che ricopre. Oggi, con grande ritardo, si affronta finalmente un problema che si è notevolmente aggravato a causa della mancata iniziativa da parte del Comune.

Noi non vogliamo credere che questo disinteresse sia determinato da ragioni strumentali e propagandistiche. Quel che importa è che Tomasi si è categoricamente rifiutato di cercare soluzioni che potessero tutelare tutti: gli ospiti della parrocchia e la comunità in cui quella parrocchia è inserita. Strumentale o meno che sia, si tratta di un disinteresse assolutamente inaccettabile. Confidiamo che almeno ci sia la volontà di controllare e far sì che tale situazione non abbia a ripetersi nel prossimo futuro".