Samuele Pesce (Legambiente) interviene sulla connessione Internet in montagna.

"Se davvero si vuole immaginare un piano di rilancio delle aree montane e marginali si deve prendere atto che la disponibilità di una connessione internet veloce e soprattutto affidabile è diventata oggi una necessità per lavoro e per studio e nondimeno per compensare quella mancanza di scambi sociali dettati dalla pandemia in atto.

Succede purtroppo, che anche nelle zone dove sono stati spesi considerevoli somme da contributi pubblici per installare le moderne linee fibra Tim, si assista a continue cadute di linea, e frequenti guasti che sostanzialmente rendono impossibile lavorare.

Studenti, professionisti, lavoratori in telelavoro e imprenditori si trovano così sostanzialmente privi della possibilità di portare avanti le proprie attività e far fronte ai propri impegni con danni economici pesanti e difficoltà che vanno a gravare su un tessuto già particolarmente fragile ancora prima della crisi generale causate dalla pandemia.

In concomitanza da qualche tempo anche la qualità di ricezione della telefonia cellulare pare aver subito un sostanzioso peggioramento, così da non poter rappresentare una soluzione almeno temporanea per connettersi nei momenti di disservizio.

L’utente si ritrova ostaggio di un meccanismo in cui prevalgono le logiche di profitto mirate a minimizzare i costi e massimizzare gli utili a scapito del valore della qualità del servizio e in una condizione di disparità di forze nel poter far valere i propri diritti presso gli enti gestori.Procedendo alle segnalazioni di guasto si viene infatti filtrati da registrazioni, poi da semplici centralinisti e una volta finalmente in contatto con un tecnico ci si sente proporre prove e soluzioni finalizzate soprattutto a rinviare più possibile l’intervento fisico sul posto o interventi a pagamento sulla supposizione che il guasto sia causato dalla parte privata degli impianti.

Inoltre le procedure di reclamo e di rimborso sono concepite per essere farraginose e complesse così da scoraggiare la persona dall’intraprenderle, risultano inaccessibili attraverso l’assistenza tecnica telefonica e particolarmente occultate tra le pagine di siti e applicazioni.

Vogliamo quindi fare appello alla politica e alle istituzioni per una azione forte e decisa in ragione dei contributi concessi e del valore primario del servizio per provvedere ad aprire una vertenza con gli enti privati gestori delle reti finalizzata a migliorare i livelli di assistenza tecnica sul territorio cosi da diminuire al massimo i disagi e le interruzioni.

La connessione a internet in questo particolare momento storico deve essere garantita".