L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
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ABETONE CUTIGLIANO - Il gup del Tribunale di Pistoia, Patrizia Martucci, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata da Giuseppe Grieco, nei confronti di Danti Giampiero e Nizzi Pietro.
Gli imputati erano chiamati a rispondere rispettivamente, "il Danti nella sua qualità di responsabile delle piste consorzio Abetone S.a.f spa, e il Nizzi Pietro quale responsabile di addetto al controllo manutenzione e valutazione condizioni sicurezza regolarità delle piste da sci, per loro colpa e quindi imprudenza, negligenza ed imperizia e violando la normativa in materia della segnaletica per la sicurezza dei comprensori sciistici cagionavano la morte di Monti Daniele".
Nello specifico il giorno 24 gennaio 2018 "nonostante le avverse condizioni del manto nevoso non garantivano agli utenti le necessarie informazioni per assicurare la sicurezza delle piste".
La famiglia di Monti Daniele, subito dopo l’evento dannoso avvenuto, presentò esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Pistoia con l’assistenza dell’avv. Giovanni Giovannelli, evidenziando le responsabilità degli addetti al controllo delle piste.
Il pm Giuseppe Grieco dopo aver eseguito tutte le indagini in relazione all’evento ha richiesto il rinvio a giudizio dei responsabili che, a giudizio del pm, "per colpa e per imprudenza, negligenza e imperizia avevano causato la morte di Monti Daniele".
All’udienza del 16 novembre scorso, celebratosi davanti il gup Martucci, Giuseppe Grieco ha insistito per la richiesta di rinvio a giudizio.
Il coniuge del defunto Monti Daniele, Vannini Barbara, e i figli Monti Nicolò e Monti Mattia, quest’ultimo il giorno della morte del padre si trovava insieme allo stesso a sciare presso la stazione sciistica dell’Abetone, si sono costituiti parte civile con l’assistenza dell’avv. Giovanni Giovannelli e hanno richiesto il rinvio a giudizio degli imputati, al fine di ottenere il risarcimento dei danni di natura patrimoniale e non patrimoniale subiti a seguito della morte del Monti Daniele. Come pure si sono costituiti parte civile i genitori Monti Lamberto e Cardelli Tamara e il fratello Monti Massimiliano.
Il giudice dell’udienza preliminare ha accolto integralmente le richieste del pm e della parte civile rappresentata dall’avv. Giovannelli. Quest’ultimo ha evidenziato le ragioni che giustificano la costituzione di parte civile rappresentate dalla "legittima richiesta di ottenere il risarcimento di tutti i danni materiali e morali, causati dal comportamento colposo degli imputati che, per colpa ed imperizia, avevano causato la morte del Monti Daniele".
Ha evidenziato, sempre l’avv. Giovannelli, che "all’imbocco della pista denominata Zeno 1 non era stata resa valutabile la reale e pessima condizione della stessa; l’apertura della pista, del resto, aveva tratto in inganno i due sciatori sull’effettiva percorribilità (il Monti Daniele defunto e il figlio Mattia), e questo anche in ragione dello stato della neve, estremamente pericoloso, in quanto ghiacciata, circostanza in alcun modo segnalata".