Grande weekend per i podisti della Silvano Fedi, con 4 vittorie ottenute nelle corse toscane.
Giugno sembra ancora lontano ma, in realtà, è dietro l’angolo. E per renderlo ancora più vicino si aprono le iscrizioni per partecipare al Pistoia Basket Project Camp 2025.
Palagiaccio Firenze Academy - Acqua dell'Elba Nico Basket 63-65
Fabo Herons Montecatini comunica di aver ingaggiato la guardia lituana Tautvydas Kupstas, 192 cm, nato il 14 febbraio 2000 a Kaunas, in Lituania.
Sconfitta molto pesante nella lotta salvezza per l’Estra Pistoia Basket 2000 che, nella 18° giornata di Lba, soccombe al PalaCarrara contro la Nutribullet Treviso per 84-90.
L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Medicina Unica Srl Number8 79-65
"Raccontami in libro", di Maria Valantina Luccioli
Sabato 1 febbraio è in programma l'inaugurazione della mostra "Caos, lo spazio alla parola".
Maria Teresa Giacomelli scrive una lettera di encomio all'ospedale San Jacopo.
"E’ ormai passato un mese da quando l’ospedale S.Jacopo ha dimesso mio marito, Enrico Dini, e ora, che tiro avvero un sospiro di sollievo, voglio esprimere la mia sincera gratitudine a tutti coloro che si sono presi cura di mio marito con grande competenza.
La competenza nel nostro sistema sanitario è, fortunatamente, quasi una regola ma in questa terribile avventura, abbiamo trovato molto di più: il calore umano, l’empatia, la delicatezza d’animo. Questo è un valore aggiunto che non si acquisisce con l’esperienza o qualche master, ma è un dono, un dono di cui il S.Jacopo è ricco.
Mio marito è stato ricoverato per due giorni alla degenza del pronto soccorso, poi trasferito alla chirurgia b, seguito comunque dagli internisti, ma da quel reparto si è dovuto “allontanare” per otto giorni di terapia intensiva.
Per me che ero a casa, le telefonate quotidiane nelle quali mi venivano riferite le condizioni di mio marito non hanno mai tardato, medici pazienti, che con attenzione spiegavano, rispondevano a domande spesso anche imprecise, accarezzavano ansie e paure.
Il Covid ti atterrisce, ti fa sentire impotente, rivedevo nella mia mente i filmati orribilmente veri della scorsa primavera, ripensavo all’ultimo momento che avevo salutato Enrico con una carezza mentre l’ambulanza lo portava via.
Quando ho ricevuto da lui l’ultima telefonata prima della terapia intensiva non sapevo se ce ne poteva essere un’altra e l’atteggiamento che ho trovato nel personale medico e paramedico è stato sempre attento a non infierire sulle mie paure pur senza nascondere la gravità della situazione.
Sono stati bravi! In otto giorni è tornato in chirurgia e poi qualche giorno all’Utic e poi l’avventura è proseguita a casa.
Non posso non dire grazie a tutti, ora Enrico sta bene, ogni giorno, a piccoli passi recupera forza e se è così è davvero grazie al nostro ospedale.
Non ricordo i nomi di chi mi chiamava, mi è rimasto in mente solo quello di due infermiere, una Matilde o Matilda, che mi rispondeva sempre dalla chirurgia risolvendo anche le mie paure fuori orario, ed una signora che si occupava del guardaroba dei malati o qualcosa di simile, Michela Pennetta che nel caos di quei giorni ha trovato il tempo per chiamare l’Utic e mandare, attraverso un collega, un mio bacio a mio marito. Non vi immaginate che regalo sia stato.
Spero che il mio grazie non solo per avere salvato mio marito ma anche per esservi presi cura del mio animo a pezzetti vi raggiunga. Siete una grande squadra".