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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
BASKET

L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.

BASKET

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DANZA AEREA ACROBATICA

La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.

NUOTO

Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.

PODISMO

Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica  distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.

PODISMO

L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.

BASKET

Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.

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La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

GENNAIO
Che freddo fuori!
Che freddo dentro! .....
IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

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PISTOIA
Palomar: "Dalla fusione di Hitachi idee per l’occupazione e per lo sviluppo sostenibile"

26/1/2021 - 8:46

L'associazione Palomar interviene sull'azienda Hitachi.

 

"Nell’incontro tra azienda e sindacati del 21 gennaio è stata annunciata la fusione tra Hitachi rail e Hitachi Sts. Sulla carta, il progetto andrà a rafforzare la presenza sul mercato dell’azienda giapponese, che nel 2015 acquistò da Finmeccanica AnsaldoBreda, per la produzione di treni, e Sts (segnalamento ferroviario): in questo modo, si va a costruire un prodotto “chiavi in mano”, dalla produzione al segnalamento, all’assistenza veicolo anche dopo la consegna.


La proposta di fusione era già nota da luglio 2020, ma è un obiettivo a cui Hitachi ha iniziato a lavorare intensamente nel 2018, quando la concorrente francese Alstom puntò, anche lei, a inglobare tutte le parti produttive ferroviarie, prima cercando la fusione con Siemens – bocciata dalla Commissione Europea – poi andando a inglobare la direzione ferroviaria di Bombardier.


Ma per procedere su Sts, Hitachi avrebbe dovuto prima acquisirne la proprietà integrale – acquistando il 31% di quote di Elliot – e poi portarla fuori dalla Borsa: passaggi tutti effettuati tra ottobre e novembre 2018.


Quindi, immaginiamo che ormai da due anni Hitachi stia lavorando sulla fusione di Hitachi Rail e Hitachi Sts, ma soltanto nella scorsa estate è avviata la discussione con le parti sociali su un progetto che comporterà, ovviamente, cambiamenti importanti in termini di strategie industriali, sinergie produttive e missione dei siti.


Noi pensiamo che il piano industriale, che svilupperà il progetto, debba essere reso noto e discusso nei territori, per le implicazioni non soltanto di natura sindacale.


Dalle informazioni debitamente diffuse dalle rappresentanze sindacali, sappiamo che:
1)    La fusione avverrà per incorporazione di Hitachi Rail in Hitachi Sts. La motivazione principale riguarda il fatto che quest’ultima garantisce la continuità di business necessaria, dal momento che detiene concessioni governative. La motivazione è strettamente tecnico-aziendale, ma non ci sfuggono le implicazioni organizzative che potrebbero derivarne: dalla sede legale, alla struttura dell’organigramma, agli investimenti sui siti.
2)    Non ci saranno esuberi, e l’organizzazione rimarrà la stessa. La verifica di queste importantissime affermazioni avverrà leggendo il piano industriale, che – anche per le ragioni dette sopra – auspichiamo possa essere reso disponibile il prima possibile, entro il prossimo incontro con i sindacati, già fissato per il 10 febbraio.
3)    La fusione avviene nel mentre i sindacati stanno combattendo una battaglia sacrosanta per i diritti: l’equiparazione tra dipendenti Hitachi, interinali e indotto. La trattativa dovrebbe essere unificata, per dare risposte che da troppo tempo vengono attese.


Ora, memori di quanto accadde quando si creò AnsaldoBreda in Finmeccanica, e preoccupati dalle incertezze sul futuro, derivanti dalla grave crisi pandemica che ci ha travolto tutti, pensiamo che il territorio pistoiese abbia il diritto e il dovere di assumere una iniziativa, affinché la nuova fase che Hitachi si appresta a vivere valorizzi le risorse e le opportunità, già ampiamente dimostrate dal nostro sito negli ultimi 5 anni.


Da una parte c’è la produzione dei treni ad alta velocità, che dieci anni fa AnsaldoBreda acquisì in alleanza con Bombardier. Ora leggiamo che Bombardier potrebbe non proseguire questo rapporto, a seguito della fusione con Alstom. Hitachi è oggi in condizione di costruire i Frecciarossa da sola? Se sì, come noi auspichiamo e pensiamo, immaginiamo allora che i siti produttivi dovranno essere estesi e potenziati. Pistoia è pronta ad attrezzarsi in tal senso?


Dall’altra parte c’è l’apertura di un mercato europeo, oltre il ferroviario, che riguarda tram, tranvie e metropolitane. Hitachi ha già acquisito commesse importanti anche in questo campo, ma come intende sviluppare questo business? Le ultime produzioni sono state spostate fuori dalla Toscana, e aziende che farebbero a tutti gli effetti parte del Distretto ferroviario toscano (da Livorno, a Montale) non sono state coinvolte. Pensiamo che la Regione Toscana debba rilanciare il Distretto, e creare un più forte radicamento territoriale di Hitachi, che qui può sviluppare ricerca, progettazione e produzione del metro-ferro-tranviario.


La scommessa sta anche negli investimenti previsti dal Recovery Plan. Si parla della metropolitana veloce Firenze-Prato, si parla di collegamenti che uniscano i due aeroporti di Firenze e Pisa. Non è venuto in mente a nessuno di progettare un sistema intermodale di mobilità della Toscana Nord, di persone e merci, che partendo dalla accelerazione dei lavori per il raddoppio ferroviario tra Pistoia e Viareggio (e in connessione con Pisa e Livorno) pensi a questo territorio come una “smart area”? A un progetto di mobilità sostenibile, che sposti il traffico privato e pesante dalla strada al ferro, liberi dai tir il valico appenninico della A1 e abbandoni la terza corsia dell’autostrada?


Il momento è ora. Pistoia è al centro della Toscana Nord, ha una direttrice anche bolognese grazie alla Porrettana, ed è sede di Hitachi rail: ingredienti di uno sviluppo sostenibile unici, e forse irripetibili".

Fonte: Associazione Palomar
 
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