L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Piccoli allevamenti, panetterie, attività di ristorazione: queste le attività avviate tra fine 2020 e inizio 2021, con lo strumento del microcredito, nella regione del Fatik, in Senegal, da parte dell'associazione “Una scuola e un pozzo in Africa onlus” di Bottegone.
L'associazione, che da molti anni opera in Senegal, ha sperimentato a partire dal 2019 progetti di cooperazione internazionale legati allo strumento del microcredito. Una vera e propria rivoluzione che cambia completamente il modo di pensare l'aiuto allo sviluppo nei programmi di cooperazione.
“Siamo una piccola realtà che fa cooperazione internazionale da quasi 20 anni – dichiarano i dirigenti della onlus -. In questi ultimi anni abbiamo avviato progetti legati al microcredito, la popolazione locale ha accolto favorevolmente questo strumento, i progetti si sono velocemente moltiplicati e i risultati sono stati incredibili. La microfinanza rappresenta un modo per uscire dall’assistenzialismo puro, stimola l’attività produttiva e la dignità delle persone, innescando meccanismi moltiplicatori socio-economici virtuosi. Una vera e propria rivoluzione sociale in grado di rappresentare la miglior soluzione alla lotta alla povertà. Con piccole quantità di capitale investito si creano molti posti di lavoro, le famiglie si trovano ad avere un reddito, seppur piccolo, e spesso, soprattutto le donne ad avere un ruolo importante nella società. Il nostro ringraziamento più sentito va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che fin da subito ha creduto nella forza di questi progetti. Grazie a loro e ai tanti amici che da anni sostengono con donazioni le nostre attività e i nostri progetti abbiamo avviato percorsi virtuosi in questa lontana terra, il Senegal, nella regione del Fatik, comune di Fimela, lungo la costa dell'Atlantico, dove vivono, spesso in condizioni di difficile sopravvivenza senza acqua né luce, diverse migliaia di persone".
Sono già una ventina i contratti attivati: di questi alcuni sono stati fatti con immigrati senegalesi che da alcuni anni vivevano a Pistoia e che da tempo manifestavano la volontà di tornare in Senegal, riavvicinarsi alla famiglia e trovare un lavoro. Diverse le attività avviate in loco. Un aspetto interessante di questa metodologia di finanziamento riguarda la restituzione del prestito che avverrà con tempi di rimborso lunghi e senza interessi: inoltre ogni restituzione è stata concordata con il singolo beneficiario e l'importo sarà totalmente reinvestito su quel territorio, sia per potenziare i progetti avviati, sia per finanziarne di nuovi.
Il progetto ha coinvolto uomini e donne che, singolarmente o insieme, hanno avviato le seguenti attività: allevamenti, panetterie, ristorazione di strada, attività di pesca e cucito. Per le attività di allevamento di pollame i soldi del microcredito sono stati utilizzati per la realizzazione di piccole infrastrutture, acquisto mangimi, animali, attrezzatura e impiantistica. Per le attività di panetteria invece sono stati realizzati forni per la cottura del pane, oltre all'acquisto delle materie prime: farina, sale, acqua. Per quanto riguarda la ristorazione di strada i soldi sono stati utilizzati per l'acquisto del mezzo di trasporto, prodotti alimentari, attrezzature da cucina. Varie attrezzature per la pesca, stoffe e macchine da cucire per l'attività di cucito.
“Un meccanismo, quello del microcredito - concludono i dirigenti dell'associazione - che permetterà un continuo investimento sul territorio per avviare sempre nuovi progetti locali di sviluppo. In un momento storico dove l'economia mondiale è in ginocchio a causa del Covid19, l'Africa più di tutti potrebbe pagare ancora una volta un prezzo altissimo. Anche per questo avviare in loco piccole attività sostenibili resta la miglior possibilità per sostenere lo sviluppo e combattere la povertà".