In una fase in cui, nella nostra provincia di Pistoia come nel resto d'Italia, trovare il tanto agognato 'posto fisso' pare essere ormai una chimera irraggiungibile, fondamentale è essere pronti, ad ogni età, a dedicarsi in prima persona al proprio avvenire economico.
 
Il mondo del commercio autonomo, compreso ad esempio quello del commercio ambulante, può essere una strada percorribile per chiunque sia 'armato' di dedizione e spirito d'iniziativa, specialmente in un momento come quello attuale, in cui gli eventi e le manifestazioni pubbliche sono tornati ad animare il nostro territorio ogni giorno, dopo due anni di stop.
 
Ricordiamo che, formalmente, sono considerati ‘venditori ambulanti’ coloro che esercitano la professione di vendita e commercio non in un luogo fisico specifico, ma in manifestazioni fieristiche o mercati giornalieri, così come anche in località turistiche durante la bella stagione o nel corso di manifestazioni sportive e musicali
 
C'è tuttavia da superare un primo ostacolo per rientrare nelle regole: la burocrazia italiana.
 
Diventare venditore ambulante e avere una bancarella, infatti, non è una cosa semplice come si potrebbe pensare: questo tipo di commercio, per essere svolto nella legalità, implica una procedura specifica da seguire per poter dormire sogni tranquilli (e non incappare, da subito, in sanzioni o illeciti amministrativi).
 
Sostanzialmente, per diventare un venditore ambulante e gestire una bancarella nel pieno rispetto della legge, i passi da fare sono quattro: aprire una Partita Iva, presentare apposita richiesta di “Autorizzazione Amministrativa” al Comune di competenza, iscriversi alla Camera di Commercio e alla Gestione Commercianti (appartenente all’INPS).
 
Per quanto non siano passaggi troppo complicati, l'errore è dietro l'angolo: basta un modulo sbagliato o un dato fiscale mal riportato per rimanere “incastrati” nelle spire della burocrazia e affossare, da subito, il proprio spirito di iniziativa con una serie infinita di lungaggini.
 
Per evitare che ciò accada, esistono studi o team di professionisti specializzati nell'accompagnare i piccoli imprenditori individuali a muovere i primi passi nel commercio autonomo. Di recente, poi, ad essi si sono aggiunti vari servizi telematici – uno tra tutti, Fiscozen – che costituiscono un’alternativa funzionale, pratica e assolutamente low cost: i consulenti fiscali dell'azienda offrono assistenza continua ai propri clienti sia per aprire la ditta da zero, che dopo, nella gestione della fiscalità legata al business.
 
Il servizio “tutto completo” di Fiscozen, che consente di accedere al mondo del commercio ambulante, costa soltanto 200 euro + Iva (includendo, quindi, la compilazione della Comunicazione Unica, l’apertura della Partita IVA, l’iscrizione alla Camera di Commercio per un anno e le relative imposte di bollo e segreteria, l’iscrizione alla Gestione INPS Commercianti e la consegna della SCIA presso lo sportello SUAP del Comune in questione). Una procedura, insomma, che così diventa alla portata di tutti per poter iniziare il proprio commercio ambulante ed entrare in affari in modo attivo e autonomo.