Pubblichiamo una nota in risposta al comunicato stampa dei partiti minoranza sul tema Terme.
 
"Leggiamo il comunicato dei partiti di minoranza sul tema Terme e non possiamo che restare basiti di cotanta superficialità e sfrontatezza. Prendiamo atto che anche in una situazione così delicata si persevera con gli attacchi meramente politici che certo non fanno il bene della città.

Se si scrive che le banche hanno deciso di presentare istanza di liquidazione giudiziale quando hanno saputo del prestito di 200.000€ o per la paura di "attacchi speculativi e predatori", delle due l'una: o si mente sapendo di mentire solo per fare una strumentalizzazione politica, oppure non si ha la benché minima conoscenza di come opera il sistema bancario in presenza di una crisi d'impresa.
 
Quando un numero elevato di istituti di credito, con crediti per una cifra superiore a 25 milioni, decidono di procedere con l'istanza di fallimento rivolgendosi congiuntamente a un unico studio legale, i processi deliberativi non sono immediati, ma partono mesi prima.
 
L'istanza è stata depositata in Tribunale il 19 luglio (e notificata alla società oltre un mese dopo), e pertanto è ragionevole pensare che la decisione risalga quando meno alla scorsa primavera. Anzi, c'è da credere (e le recenti interlocuzioni con gli advisor legali delle banche paiono confermarlo) che se avessero saputo delle proposte in essere e del prestito ponte promesso, con ogni probabilità l'istanza non sarebbe stata neppure presentata, o almeno non sarebbe stata presentata adesso, prima di avere l'esito delle trattative con gli investitori privati, che comunque stanno proseguendo con l'intento di evitare la procedura liquidatoria giudiziale".