Sono stati davvero in tanti i cittadini che hanno partecipato all'incontro di presentazione di Herambiente, la grande realtà emiliana che da qualche anno gestisce la discarica del Cassero. Forte di un'esperienza nel settore, che deriva dai 95 impianti gestiti sul territorio nazionale, Herambiente ha espresso, sin da subito, la volontà di confrontarsi con la cittadinanza.

A organizzare l'evento, il comitato per la discarica, presieduto dal consigliere comunale Francesco Romagnoli che, più volte durante la serata, ha sottolineato il ruolo di trait-d-union fra gestore dell'impianto e cittadinanza.

A seguire l'incontro, sugli scranni che abitualmente occupano in consiglio comunale, il sindaco Piero Lunardi e il vicesindaco nonché assessore all'ambiente Federico Gorbi. Molta attenzione quindi da parte del pubblico, interessato a conoscere quante più notizie possibile sull'impianto con cui convivono da anni.

A fornirle loro, il direttore di produzione di Herambiente Paolo Cecchin, Katia Gamberini responsabile monitoraggi ambientali di Herambiente, Federica Ravaioli, responsabile business unit discariche e Michele Menichetti, responsabile discariche della Toscana.

Si è trattato di una ricognizione a tutto tondo, che ha toccato la tipologia dei rifiuti che vengono conferiti nell'impianto, le modalità di trattamento degli stessi fino alle metodologie per rilevare l'impatto ambientale della discarica nel territorio circostante.

Particolare interesse ha suscitato l'illustrazione del programma "Capiamo", intrigante gioco di parole per sottintendere l'utilizzo delle api nelle ricognizioni ambientali delle aree intorno alla discarica. Le api, ospitate in apposite arnie prive di vernici chimiche che vengono deposte nelle immediate vicinanze dell'impianto, hanno un raggio di azione che si aggira sui 28 chilometri. Nelle loro attività giornaliere a contatto con la flora di un perimetro così grande, le api diventano così rilevatori ambientali particolarmente attendibili. Analizzando la loro produzione di cera e di miele, non sono emersi nel 2022 valori discordanti con le normative vigenti.

Confortante è stato poi il rapporto sulle analisi delle acque di molti pozzi  che circondano la discarica: nessuno ha fatto registrare valori di metalli pesanti o altre sostanze al di sopra della soglia consentita.

Ulteriore metodo di controllo e rilevazione adottato in discarica, è poi quello del monitoraggio degli odori sulle sorgenti odorigene presenti. Il protocollo seguito in questo caso viene dettato dal Politecnico di Milano e i risultati sono confrontati con le linee guida della regione Lombardia. A effettuare le campionature, sono operatori formati appositamente.

Riguardo poi alla capienza dell'impianto del Cassero, durante l'incontro è stato altresì affrontato l'aspetto dei nuovi dati volumetrici emersi recentemente con le moderne strumentazioni. Infatti, a fronte di una volumetria rilevata nel 2007 pari a 3.010.000 metri cubi, i nuovi dati indicano invece in 3.392.500 metri cubi la volumetria effettiva, senza che venga modificata né l'altezza né la larghezza della discarica.

Sul futuro dell'impianto, al netto delle nuove rivelazioni volumetriche, è poi intervenuto Federico Gorbi, vicesindaco nonché assessore all'ambiente: "Io ho il sogno di vedere al più presto la fine di questo impianto. Non sono favorevole alla discarica e condivido in pieno la posizione dell'attuale assessore Alessio Gargini  che, da consigliere comunale, votò contro la discarica in più occasioni. Attualmente il nostro Comune segue le vicende della discarica con un ingegnere ambientale e questa è una garanzia di assoluta trasparenza nei confronti dei cittadini. Quando ci sono stati comunicati i nuovi dati, li abbiamo recepiti informando tempestivamente il consiglio comunale nella seduta del 15 maggio scorso. Continueremo sempre e comunque a vigilare su questo impianto che, grazie all'attuale amministrazione comunale, ha comunque un orizzonte temporale ben preciso. Con la giunta Lunardi al governo, il Comune ha chiaramente indicato la parola "fine" su questo impianto visto che abbiamo posto un vincolo urbanistico che impedirà qualunque ampliamento".