Il gruppo Fratelli d'Italia interviene sul bilancio del Comune.

"I sospetti iniziali di incapacità governativa della giunta Franchi vengono confermati dalle loro dichiarazioni riguardo il bilancio fatte in conferenza stampa: una sostanziale caduta dalle nuvole come se non avessero saputo cosa gli attendeva. Molto deludente da chi in campagna elettorale si è "sprecato" promettendo cambiamenti epocali nella gestione pubblica, ma che in realtà ricalca perfettamente la linea politica da sempre portata avanti dal Pd: tagli ai servizi e mani che frugano nelle tasche vuote dei cittadini, aumentando tasse e balzelli vari. Il Comune, sulle orme della Regione Toscana.

L’appello di collaborazione fatto alle minoranze ci pare poi tardivo e di facciata, perché arriva senza un preliminare confronto, ma solo dopo aver esposto le proprie convinzioni. Legittimo, certo, ma che non dimostra l’apertura politica che vogliono far credere, altrimenti ci sarebbe stato prima quantomeno un passaggio in commissione bilancio o, al limite, l’invito alla conferenza stampa, alla quale il nostro consigliere era presente per puro caso.

Questo appello quindi sarebbe da rigettare al mittente, ma siccome noi siamo in consiglio per cercare di fare esclusivamente il bene di Pescia, non ci sottrarremo a dialogo e confronto per trovare soluzioni, non risparmiando critiche quando saremo contrari ai provvedimenti presi. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di candidare un buon amministratore perché eravamo a conoscenza della situazione finanziaria e Antonio Grassotti al Mefit aveva dato dimostrazione di capacità amministrative non indifferenti, ma purtroppo gli è stato preferito altro, col risultato che adesso sono a rischio tutti i servizi, da quelli sociali fino al cinema Splendor, che in ottica di austerità rischia di non vedersi confermata la convenzione e quindi di dover chiudere.

In conclusione questa conferenza stampa è stata una palese dimostrazione di incapacità da parte della giunta nel riuscire a programmare, o addirittura solo a pensare, un’azione politica che indicasse la strada verso la risoluzione del problema: una giunta eletta sì politicamente, ma che non ha il coraggio di scelte politiche e si auto-commissaria per governare senza rischiare, un modus operandi che ci dà la conferma, come se ce ne fosse di bisogno, che questa è una giunta a guida tecnica e non politica".