L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Assoluta novità della stagione concertistica al Manzoni, Daniele Giorgi alla guida dell’Orchestra Leonore (attesa nei prossimi mesi in importanti debutti a Milano e Amburgo), presenta per la prima volta l’opera lirica, con un sestetto di voci internazionali e il graditissimo ritorno del Coro filarmonico di Torino “R. Maghini” diretto da Claudio Chiavazza.
Protagonista la musica sublime che Mozart scrisse per il teatro in un capolavoro assoluto, il Così fan tutte, proposto in un allestimento in forma semiscenica a cura del regista Roberto Valerio, già molto apprezzato dal pubblico nelle produzioni di Teatri di Pistoia. L’opera è in programma domenica 21 gennaio (ore 16) al Teatro Manzoni di Pistoia nell’ambito della stagione musicale, promossa da Atp Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript.
Protagonisti il soprano Katarina Radovanović (Fiordiligi), in sostituzione di Lubov Karetnikova, precedentemente annunciata nel ruolo, il mezzosoprano Anna-Katharina Tonauer (Dorabella), il baritono Roberto Lorenzi (Guglielmo), il tenore Gyula Rab (Ferrando), il soprano Giulia Mazzola (Despina) e il baritono Matteo Torcaso (Don Alfonso).
Sabato 20 gennaio, alle ore 11, alla Sala Manzini della biblioteca San Giorgio, è in programma un incontro introduttivo all’opera, a cura del giornalista e critico musicale Paolo Locatelli, dal titolo “Così fan tutte, un manuale di istruzioni intorno all’essere umano”, nel corso del quale saranno proposti ascolti e estratti video (ingresso libero, fino ad esaurimento posti).
Terza e ultima opera nata dalla collaborazione tra Mozart e il librettista Lorenzo Da Ponte, Così fan tutte è la più audace e fantasiosa delle tre, non basandosi né su una preesistente satira sociale di attualità come Le nozze di Figaro (tratta da Beaumarchais) né su un mito emblematico della cultura occidentale come Don Giovanni. Sebbene sia indicata come “Dramma giocoso” e ambientata in un’epoca contemporanea agli autori (Napoli, intorno al 1790), l’opera è in realtà un autentico dramma di invenzione, una commedia con risvolti farseschi e momenti di amara riflessione, cui il sottotitolo o sia La scuola degli amanti (che richiama le commedie ‘morali’ di Molière) conferisce una dimensione di universalità al di là di spazio e tempo. A quest’ultima opera del gruppo è affidato forse un compito più ingrato che alle altre: provare a spingersi a guardare nel fondo dei legami affettivi, tentare di porli sotto critica e metterne alla prova la solidità. L’opera sembrerebbe voler dimostrare, con una specie di sillogismo, l’infedeltà delle donne in quanto tali, con l’audace gioco dei due giovani ufficiali Ferrando e Guglielmo che scommettono sulla fedeltà delle loro amanti inducendole con ogni mezzo al tradimento, ma il tema trascende questo aspetto ‘didascalico’, collocandosi a metà strada fra la serietà e giocosità, fra sfida e partita a scacchi. È un gioco terribilmente serio, sul filo del rasoio, in fondo distruttivo, nel quale i personaggi sono esseri umani guardati con simpatia e comprensione, senza giudizi definitivi. Come sempre in Mozart, il lieto fine lascia in sospeso, se non aperto, il significato del dramma, e prende atto, dopo averla imparzialmente svolta, di una situazione che ciascuno potrà interpretare a modo proprio.
Come commenta il critico Alessandro Tommasi nelle note di sala: Così fan tutte è l’opera in cui, più che nelle altre, “Mozart e Da Ponte rendono manifesta la loro visione modernissima sull’animo umano”.