L’ultimo weekend di gennaio porta in dote una piacevole novità per il Pistoia Basket Junior.
Podisti della Silvano Fedi impegnati, questo weekend, quasi esclusivamente nella “Montecatini Half Marathon”, con buoni piazzamenti e un bello spirito di squadra.
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La diciassettenne Virginia Martelli, che vive con la famiglia a San Baronto, ha conquistato, per il secondo anno consecutivo, il gradino più alto del podio.
Si è svolta domenica 26 gennaio presso la piscina intercomunale Larciano-Lamporecchio, la seconda tappa della ventiduesima edizione del Campionato interregionale di nuoto-Trofeo Giacomo Di Napoli.
Erano circa 600 i partecipanti alla sesta edizione della gara podistica <<Half Marathon Città di Montecatini Terme>>, sulla classica distanza di km 21,098 e organizzata alla perfezione dalla società Montecatini Marathon.
L’Ippodromo Snai Sesana torna protagonista in questo nuovo anno aprendo i battenti, anche questa volta, alla ‘Half Marathon città di Montecatini Terme’.
Consueto punto settimanale sull’attività del Pistoia Basket Junior che chiude un weekend particolarmente positivo. Di seguito il resoconto delle varie partite disputate dalle squadre biancorosse del settore giovanile.
La famiglia polacca di nove persone fu assassinata dai tedeschi per aver dato rifugio ai vicini di casa ebrei.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Torna a Pistoia nella stagione Ri-belli di Teatri di Pistoia Antonio Catalano, della Casa degli Alfieri, un artista che si muove tra teatro, poesia, arti visive e artigianato, autore del murales su una delle facciate del Funaro. Il 16 e 17 marzo presenterà una conferenza sulla Pedagogia Povera, gli spettacoli Artabàn e Quattro passi. Un’immersione nell’”universo sensibile” di una personalità molto originale in grado di incantare i bambini e di essere di ispirazione per gli adulti.
Si parte il 16 marzo, alle ore 10.30, al Funaro con la conferenza sulla Pedagogia Povera, dedicata a educatori, artisti, maestri e a tutti coloro che siano interessati. Un incontro poetico per parlare dell’infanzia come età dello sguardo, non come età anagrafica. Ci proponiamo di educare i bambini, ma anche i bambini ci educano, perché i bambini sono filosofi e poeti, ci insegnano ad essere lì e da nessun’altra parte, a liberarci di sovrastrutture, a meravigliarci, a giocare e a creare con materiali semplici, poveri, essenziali. L’infanzia è un luogo sospeso, leggero, senza tempo, che ci chiede di metterci in contatto con le altre anime, per vivere con fragilità, tenerezza, vulnerabilità, comprensione. Al termine dell’incontro, l’elogio “tonto”, che sa ancora meravigliarsi, e la lettura di un “discorso inutile” per invitarci a “abbandonarci con gli occhi nei cieli infiniti, a non aver paura di esplorare quel pianeta che nessun occhio vede, a lasciarci andare al sussurro, alla vertigine. Dopo un’introduzione teorica e la presentazione dei passaggi salienti del manuale poetico scientifico “Pedagogia povera o della meraviglia” di Antonio Catalano, verranno condivise esperienze di Pedagogia Povera (Milano, Tavarnelle Val di Pesa-FI, Crema…) e verranno sperimentate una o più tecniche con il pubblico dei partecipanti.
Alle ore 16 dello stesso giorno andrà in scena lo spettacolo Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago, per bambini dai 3 anni e famiglie. “Quattro erano i tre Re Magi”, recita un’antica formula.E allora perché il quarto ha mancato l’appuntamento con gli altri a Betlemme, per adorare il Bambinello? Che strada avrà imboccato? E che doni portava con sé? Domande che trovano una risposta nel dolce racconto di Catalano, poeta della Meraviglia e delle piccole cose, che rivela la vicenda del Mago Artabàn, intento a ricucire il mondo e ad inseguire stelle con la coda, in una giullarata a capitoli. Si sta tutti insieme come in un’antica veglia ad ascoltare parole, magie, canti e lettere d’amore, viaggiando con il Mago sul suo dondolante cammello si faranno incontri inaspettati e indimenticabili, tra sorrisi e commozione, stupore e misteri dalla notte dei tempi. L’Archivio della Teatralità Popolare, corpus di progetti e ricerche antropologiche e teatrali istituito da Luciano Nattino in seno alla Casa degli Alfieri, opera da sempre a livello interdisciplinare per la documentazione e il recupero delle tradizioni popolari del proprio territorio. Grazie ad un approfondito lavoro di ricerca dell’antropologo astigiano Piercarlo Grimaldi, da sempre fautore e membro del comitato scientifico dell’Archivio, si è inaugurato nel 2021 un nuovo capitolo di lavoro intorno alla figura del Quarto Re Mago. Questo personaggio, che è protagonista di una vasta letteratura internazionale, rivela un legame territoriale con l’area di Langa e Monferrato, come attestato da alcune frammentarie testimonianze orali e iconografiche.
Domenica 17 marzo, alle ore 16, ancora al Funaro va in scena Quattro passi. Piccole passeggiate per sgranchirsi l’anima, ancora per i bambini dai 3 anni e le famiglie e parte del progetto di Teatri di Pistoia Vitamina T – Il teatro fa bene. Un viaggio iniziatico di un camminatore di nome Paolino, del quale il narratore non ci svela nulla, se non il suo desiderio di viaggiare, di pensare e ripensare, di dialogare con chiunque incontri (grilli, foglie, anatre, nuvole, montagne, vento, fulmine…) e soprattutto di imparare la lingua e i sogni di ciascuno. Una storia a tappe dedicata a chi sa sospendere il tempo, meravigliarsi, emozionarsi, una storia senza finale, perché il narratore è alla ricerca di una realtà che sappia sognare: solo nei sogni, infatti, si nascondono le verità più profonde, per cui il narratore, nelle note finali, ci annuncia che uscirà dalla storia solo quando avrà imparato le lingue del mondo e si sentirà libero di meravigliarsi del creato.Un invito rivolto a tutti noi ad abbandonarci allo stupore di cui è piena la vita di ogni giorno, a lasciare che il nostro cuore palpiti insieme a quello di Paolino e a “sgranchirci l’anima” con lui.
Antonio Catalano, dopo anni di presenza sulle scene italiane del teatro di ricerca, con Maurizio Agostinetto, scenografo e grafico, Luciano Nattino, autore e regista, e Lorenza Zambon, attrice e autrice, fonda la compagnia teatrale Casa degli Alfieri, organismo di ricerca progettuale nel campo delle arti, con propria sede nell’omonima casa-teatro nel cuore del Monferrato. Nel 1999 nasce il suo grande percorso d’arte interattivo, “Universi sensibili”, con il debutto dell’installazione “Armadi sensibili” alla Biennale di Venezia. Da allora, l’artista pratica l’abbandono di ogni idea di spettacolo, perseguendo la ricerca di incontri artistici e festivi che coinvolgono visitatori di ogni età, in cui tende a provocare poesia, emozione e meraviglia. Da anni dipinge inoltre almanacchi, grandi striscioni, fondali e “cappelle dei meravigliati”, ovvero luoghi che attraverso la pittura diventano spazi magici da visitare o in cui raccontare e ascoltare storie, cantare, suonare, incontrarsi. Da lungo tempo Catalano sviluppa il percorso poetico “Mondi fragili”, un’installazione eco-logica, un bio-luna park creato sul posto con materiali naturali; un vero “villaggio” fragile con momenti di percorso-incontro narrativo, visite guidate, laboratori e azioni teatrali, spettacoli, incontri dedicati alla natura, alla poesia, alla meraviglia, alla forza che c’è nella fragilità.
Antonio Catalano sta promuovendo in tutto il mondo il movimento poetico della “Pedagogia Povera”, con momenti formativi, laboratoriali, narrativi e spettacolistici.