Sabato 13 aprile, ore 16.30, nella sala del Palagio di Pescia si terrà la presentazione del libro «Dalla banda di musicali strumenti al corpo musicale Gialdino Gialdini. Tradizioni bandistiche a Pescia», di Omero Nardini, con un contributo di Patrizio Venturini, fotografie di Claudio Minghi e la prefazione di Renzo Cresti.

Edito nel 2024 dall’Istituto Storico Lucchese, con contributi anche del Comune di Pescia e della Banca di Pescia e Cascina, il volume conclude un lungo progetto di ricerca sulle bande musicali pesciatine voluto dal consiglio direttivo dell’associazione corpo musicale “Gialdino Gialdini” e realizzato dall’Istituto storico lucchese, sezione di Montecarlo-Pescia/Valdinievole.

Dopo le introduzioni di Roberto Rossi, presidente dell’associazione corpo musicale Gialdino Gialdini, e di Dario Donatini, direttore della Sezione dell’Isl, seguiranno i saluti di Riccardo Franchi, sindaco di Pescia, di mons. Roberto Filippini, vescovo emerito di Pescia, di Franco Papini, presidente della Banca di Pescia e Cascina, e di Giampaolo Lazzeri, presidente dell’Ambima. Infine, la presentazione del libro sarà svolta da Renzo Cresti, musicologo e già direttore e docente del Conservatorio musicale L. Boccherini di Lucca.

Il progetto di ricerca storica ha fatto parte di un più ampio programma di recupero e valorizzazione delle fonti musicali pesciatine, affidato a Omero Nardini, socio della sezione dell’Isl, del quale sono già state realizzate le fasi relative al riordino e all’inventariazione dell’archivio della banda musicale “Gialdino Gialdini” e alla catalogazione di un primo gruppo di spartiti musicali appartenenti alla sua collezione. Sono state così riscoperte musiche di autori pesciatini e di interesse locale, ritrovate anche presso alcuni privati. Questo grande patrimonio è in procinto di essere dichiarato di grande interesse culturale dalla Soprintendenza Archivistica della Toscana.

Il libro che viene presentato ricostruisce la tradizione bandistica pesciatina da ogni punto di vista: le funzioni, i rapporti con la comunità, gli eventi della vita interna dei corpi bandistici, le attività concertistiche, la partecipazione alle feste cittadine, i tanti musicanti che si sono succeduti nella banda, i maestri direttori, i personaggi che hanno animato la vita musicale della città, le scelte estetiche compiute nelle diverse età musicali e la dinamica degli organici dei corpi musicali. L’indagine storica ha inoltre permesso di retrodatare dal 1821 al 1804 la nascita della prima banda cittadina.

Alla sua veste grafica del libro (in particolare per la splendida copertina) ha collaborato l’Isi Sismondi- Pacinotti (prof. Antonio Cavotta, classe 5Bsc dell’indirizzo grafico-pubblicitario). Si ringrazia per la cura editoriale del volume Gaia Lavoratti.