Proseguono le iniziative di presentazione della 'Campagna di obbedienza civile' promosse dalla Rete Acqua - beni comuni Valdinievole e si allunga la lista di apertura di nuovi sportelli a sostegno delle procedure di autoriduzione delle tariffe che prendono avvio con una lettera di diffida, a nome dell'intestatario della bolletta, da inviare ad entrambi i partecipanti responsabili della gestione del servizio, ossia Ato2 e Azienda privata (Acque S.p.a).
La campagna informativa ha avuto inizio con l'incontro avvenuto al circolo Arci della Casina Rossa di Montecatini Terme in collaborazione con il presidente dell'Assobar Giuseppe Pezzino, concretizzatosi con la decisione di aprire uno sportello presso il circolo stesso ogni giovedì dalle 18 alle 20 a partire da giovedì.
A seguire l'incontro istituzionale avvenuto a Monsummano, alla presenza di alcuni esponenti politici che ha portato all'apertura anche sul territorio monsummanese di due sportelli di riferimento, uno al bar Rinascita ogni sabato a partire dal 19 febbraio dalle 10 alle 12 e un secondo al Bar Michi di Cintolese, ogni mercoledì a partire dal 15 febbraio dalle 18 alle 20.
La presentazione della campagna ritorna a Montecatini dove è prevista per venerdì un'assemblea pubblica presso il Bar Dante di Via Marruota alle ore 17,30, probabile sede di un secondo sportello.
Con mercoledì inizia il calendario di apertura di quello al Circolo Arci di Margine Coperta, previsto per ogni mercoledì dalle 18 alle 19,30.
In programma sportelli entro breve anche nei Comuni di Chiesina Uzzanese e Pescia, dove è già prevista un'assemblea pubblica di presentazione della Campagna di Obbedienza per giovedì 23 febbraio alle 21.15 al circolo degli Alberghi di via Zei.
Lo scopo di questi appuntamenti è quello di dare eco alla modalità di attuazione dal basso del referendum, con la decurtazione dal calcolo delle tariffe della voce corrispondente alla  'Remunerazione del capitale investito', visto che nessun gestore in accordo con i comuni dell'Ato 2 ha provveduto a farlo. Ma la volontà  popolare di giugno è stata chiara nel chiedere un cambio generale di indirizzo nelle politiche di gestione dei servizi pubblici, ribadendo che le logiche del profitto sono inconciliabili con quelle dell'interesse generale.
Eliminare dalla bolletta la percentuale indebita significa porsi dalla parte della legge che a partire dal 21 Luglio 2011, giorno della pubblicazione in Gazzetta del Decreto del Presidente della Repubblica, prevede l'applicazione del referendum da parte di chiunque sia il gestore del servizio in quel momento.
La percentuale del 7% è calcolata sulla somma degli investimenti totali previsti per un certo periodo dai piani d'ambito e, dal momento che questi sono rivedibili, essa grava in modo variabile di anno in anno in tariffa. Sui cittadini serviti da Acque S.p.a  l'aggravio in percentuale per quest'anno corrisponde al 18, 18 % della bolletta.
E' bene ricordare tuttavia, che non si tratta solo di un 'risparmio', ma di una questione di principio per iniziare un percorso a ritroso che porti ad invertire quella linea politica e normativa che considera i servizi pubblici non tanto beni indispensabili a promuovere una vita dignitosa e libera come sancito dalla Costituzione, ma solamente occasione di profitto.
Come esempio di ciò, basti pensare all'ambito evidentemente economico in cui vengono inserite questioni di diritto come quella in oggetto : ' Disposizioni  urgenti  per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività' , è il titolo dell'ultimo decreto liberalizzazioni del 24 gennaio 2012 in cui l'art. 25 parla di : 'Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali'.
La riduzione e la sovrapposizione dei principi politici ad affari di 'crescita' economica è un problema che riguarda tutto l'impianto della manovra finanziaria e del cosiddetto decreto sviluppo. La Campagna di obbedienza civile è dunque un elemento che si inserisce all'interno di contestazioni più ampie e che, partendo da qualcosa di concreto, si muove in pieno accordo con esse per un'azione collettiva di resistenza sociale".