Sgoccioli della stagione 2024 e podisti della Silvano Fedi in gara alla “Corsa di Babbo Natale” a Montecatini Terme.
Anche l’ultima gara dell’anno, a Pavel Group, ha regalato due soddisfazioni, tanto da chiudere la stagione decisamente con il bilancio in positivo.
Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.
In arrivo l’ultimo weekend di attività del 2024 anche per il Pistoia Basket Junior che si lascia alle spalle giorni abbastanza positivi con un bel tris di affermazioni tra Under19, 17 e 13.
Arrivato a poche ore dalla sfida disputata dall’Estra Pistoia Basket 2000 sul campo della Nutribullet Treviso, e subito gettato nella mischia da coach Zare Markovski, per Maurice Kemp Jr la sua integrazione all’interno del gruppo-squadra biancorosso è stata, gioco forza, rapida e velocissima.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che il consigliere Dario Baldassarri assume l’incarico di responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Basket 2000.
Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024.
E siamo a 6 candeline per la Terme Parkrun l'evento che ogni sabato mattina, con partenza alle ore 9 dalle Terme Tamerici, permette di fare 5 km nella nostra bellissima pineta.
Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"
"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.
La Regione Toscana, con decreto n. 386 del 9 febbraio 2012, ha riconosciuto il Distretto Rurale Forestale della Montagna Pistoiese, in base al del parere positivo espresso dal Comitato di Valutazione dei distretti rurali nella seduta del 27 gennaio scorso, che ha giudicato essere presenti tutti requisiti richiesti dalla normativa regionale.
Oltre alla Provincia di Pistoia e alla Comunità Montana Appennino Pistoiese, fanno parte della nuova realtà distrettuale anche 15 Comuni, 7 montani (Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese) e 9 più limitrofi, ma con ampie zone di montagna nel proprio comprensorio (Buggiano, Massa e Cozzile, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Serravalle Pistoiese e Uzzano).
La superficie accorpata del distretto è, in complesso, di 628,39 Kmq, pari a quasi il 65 % del totale provinciale.
All'accordo che ha portato alla presentazione dell'istanza di riconoscimento hanno aderito anche le seguenti realtà del mondo pistoiese: Camera di Commercio di Pistoia, CIA, Coldiretti, Confagricoltura – Unione Agricoltori, ATC 16 CGIL, CISL e UIL, Assindustria, CNA, Confartigianato, Fondazione “Barone Carlo Franceschi Associazione Boscaioli Pistoiese, Confcooperative, Lega Coopertive, GAL Garfagnana ambiente e Sviluppo, DREAM Italia s.c, Cooperativa Terra Uomini e Ambiente, Coop Geologica Toscana
La notizia è stata data questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
All’incontro erano presenti, l’Assessore all’Ambiente e alla Forestazione della Provincia di Pistoia, Rino Fragai, il dirigente del Servizio Tutela Ambientale e Forestazione, Ariberto Merendi e vari rappresentanti degli enti coinvolti.
Il riconoscimento da parte della Regione Toscana (legge regionale n.21 del 5 aprile 2004 “Disciplina dei Distretti Rurali”) permette al Distretto di attrarre sul territorio finanziamenti per e alle imprese forestali locali di essere coinvolte, tramite specifici accordi, nella cura e nella gestione delle zone boschive abbandonate e incolte, con effetti positivi sulla salvaguardia del territorio, il rischio idrogeologico, la protezione civile e lo sviluppo economico della montagna.
Il distretto nasce come strumento per la promozione e la tutela delle aree montane e di alta collina, con finalità non di carattere economico-produttivo, sociale e culturale.
Attraverso il distretto, infatti, sarà possibile stabilire accordi di partenariato fra enti pubblici e soggetti privati, dare il via a iniziative di programmazione negoziata, valorizzare le risorse del territorio, fare sistema e definire una linea comune, con obbiettivi chiari e condivisi, per le politiche forestali, compreso quelle energetiche e agroalimentari.
Valorizzare e potenziare il settore forestale e rurale con ricadute positive sull’ambiente, l’economia e il tessuto sociale delle aree montane, è l’idea di forza del Distretto, da sviluppare attraverso due linee: quella più strettamente legato allo sviluppo economico (manutenzione delle infrastrutture, costruzione di nuove strade forestali, occupazione e sicurezza sul lavoro, patentino degli operatori, mantenimento della popolazione nelle aree montane, controllo e certificazione della produzione, promozione della filiera corta e locale, ecc) e quello inerente le risorse del territorio, la biodiversità e l’impatto ambientale (riduzione del rischio idrogeologico, pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua, maggiore diffusione degli interventi selviculturali, realizzazione di sistemazioni idraulico forestali, tutela di biotipi, riduzione dei dannida ungulati, ripristino della sentieristica a fini turistico culturali, ecc).
In particolare, all’interno del Distretto sarà costituito un Tavolo Istituzionale, con lo scopo di :
- coordinare i vari soggetti coinvolti nelle filiere che compongono il distretto e i soggetti dell’indotto (aziende costruttrici e venditrici di attrezzature, macchinari e mezzi tecnici, servizi alle imprese, aziende di trasporto);
- sviluppare gli aspetti relativi alla multi funzionalità delle aziende agricole e forestali, con particolare riferimento ai servizi di manutenzione territoriale;
- promuovere la valorizzazione degli assortimenti forestali attraverso strumenti di promozione e vendita collettiva (asta del legname, anche da opera e accordi di filiera);
- attivare un controllo fitosanitario sulla base della positiva esperienza del progetto “META”;
- Aumentare la sicurezza con il potenziamento diinfrastrutture e sviluppo di buone prassi;
- Regolare il mercato promuovendo la certificazione di prodotto e di sistema.
- Valorizzare il lavoro regolare e la professionalizzazione degli operatori, anche attraverso processi di formazione;
- creare un collegamento con istituti scolastici per incentivare l’avvicinamento dei giovani alle attività forestali e rurali;
- valorizzare il settore del Turismo /agriturismo e Enogastronomia;
- promuovere l’educazione ambientale;
- promuovere l’ artigianato locale, le produzioni legnose e l’ attività metalmeccanica della montagna;
- sviluppare la filiera del legno anche con elementi innovativi quali le costruzioni in legno e la produzione di nuovi assortimenti e/o componenti da costruzione;
“Il riconoscimento regionale rappresenta un passo avanti importante nelle potenzialità e nel ruolo che il distretto può acquisire – sottolinea l’Assessore alle politiche inerenti la Forestazione della Provincia di Pistoia, Rino Fragai – Si tratta infatti della prima esperienza in Toscana di Distretto Forestale, con la possibilità di investire sul territorio, sviluppare il mercato energetico, coinvolgere le imprese agricole e forestali e, in generale, riattivare l'economia dell'Appennino. Il percorso per il riconoscimento ha preso il via ad agosto, quando la Provincia di Pistoia ha inviato alla Regione Toscana l’istanza ed è stata aperta la successiva fase istruttoria. L’ Assessorato all’Ambiente e Forestazione della Provincia ha seguito da vicino tutta la procedura, con il coinvolgimento anche dei comuni e delle associazioni di categoria interessate, e finalmente adesso l’impegno di tutti viene ricompensato da questo risultato, che rappresenta non un punto di arrivo, ma l’avvio di un nuovo percorso per il rilancio della montagna”.
Soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto dell’impegno costante e della sinergia di tutti i soggetti coinvolti, è stata espressa anche dagli intervenuti all’incontro, fra i quali Sandro Orlandini di CIA Pistoia, Marco Failoni di CIA Toscana Ass. Regionale Boscaioli, Nadia Batoli, Presidente dell’Associazione Boscaioli Pistoiese e Roberto Fedeli, Direttore della Comunità Montana, che hanno sottolineato le potenzialità del distretto per la creazione di un sistema di economia forestale del territorio e la necessità di tornare a investire nella ricerca e innovazione nel settore.